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100 giorni al 2019: le politiche monetarie

Le riunioni di oggi di BCE e BoE ci chiedono di portare alla vostra attenzione le politiche monetarie: cosa è cambiato, negli ultimi mesi? E cosa cambierà, da qui a fine anno?

di Valter Buffo 13 set 2018 ore 10:25

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 


Le riunioni di oggi di BCE e BoE ci chiedono di portare alla vostra attenzione le politiche monetarie: cosa è cambiato, negli ultimi mesi? E cosa cambierà, da qui a fine anno?

Passiamo in rassegna (in modo sintetico) il panorama internazionale:

 

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  • BCE: il fatto forte della riunione di oggi sarà probabilmente la revisione della crescita economica; e sarà una revisione al ribasso; durante questa settimana, nel nostro The Morning Brief, i nostri Clienti hanno ricevuto un aggiornamento dettagliato sulle maggiori influenze su questa riunione, dal quadro politico alla scadenza del mandato di Draghi.
  • BoE: sulla riunione di oggi peserà anche qui una (implicita) revisione della crescita economica che però, nel caso del Regno Unito, sarà al rialzo; e poi peserà come sempre Brexit, che però a nostro avviso già tra qualche settimana sarà un fattore con poco peso specifico.
  • BoJ: in Giappone si è registrato un certo movimento, di recente: prima la BoJ ha annunciato di volere lasciare oscillare entro un margine più ampio i rendimenti delle obbligazioni; e poi ha lanciato un messaggio che poteva essere interpretato come una futura riduzione degli acquisti con operazioni di QE.
  • Federal Reserve: non c’è paragone, in questo momento, tra l’importanza del dibattito che investe le altre Banche Centrali ed il dibattito che invece si concentra sulla Fed e sui prossimi rialzi dei tassi ufficiali, che secondo i prezzi di mercato saranno due già entro la fine del 2018 (lo vedete ben rappresentato nel primo dei due grafici qui sotto); anche se va precisato che, se si guarda più in là nel tempo, già i prezzi di oggi ci dicono che si prevede un CALO, e non un rialzo, del costo del denaro dopo il 2020, come potete vedere nel secondo grafico qui sotto.

 

Market confidence in the prospects for tighter policy has grown following a raft of data indicating that the U.S. economic picture is solid. Unemployment has fallen to 3.9 percent, well past the level policy makers view as sustainable in the longer run, and inflation has converged to the Fed’s 2 percent target. The Fed, which also implemented hikes in March and June, hasn’t lifted its benchmark four times in one year since 2006 -- two years before the financial crisis took hold and it cut all the way down to nearly zero.

 

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Fonte: Bloomberg

 

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Fonte: ZeroHedge

 

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 13 settembre 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:

  • Il tema centrale della giornata di ieri è stato il dollaro, leggermente più debole a 1,1625
  • Dopo i dati per il PPI degli USA il rendimento del decennale Treasury rimane molto vicino al 3%
  • In Italia restano aperte numerose questioni in merito alla Legge Finanziaria: lo avete visto ieri, con le notizie su Tria
  • SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana sul piano operativo ci occupiamo del settore banche in forte difficoltà in questo 2018
  • SEZIONE L'ANALISI    il tema della nostra Analisi sarà questa settimana la situazione dell’Eurozona in vista della riunione della BCE

 

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