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Il tasso di crescita globale continuerà a sostenere le obbligazioni high yield

Secondo la view di ING Investment Management, nel corso del 2013 le obbligazioni high yield continueranno a offrire un profilo rischio-rendimento interessante rispetto ad altre alternative di investimento a reddito fisso

di Redazione Soldionline 10 lug 2013 ore 15:07

Articolo a cura di ING Investment Management

Secondo la view di ING Investment Management, nel corso del 2013 le obbligazioni high yield continueranno a offrire un profilo rischio-rendimento interessante rispetto ad altre alternative di investimento a reddito fisso.

Il commento di Tim Dowling, Global Head of Credits e Lead Portfolio Manager Global High Yield di ING Investment Management: “Le obbligazioni europee high yield attualmente offrono una cedola prossima al 6%, più allettante rispetto ai rendimenti dei titoli governativi in euro quali i Bund tedeschi”.

L’attuale contesto economico mondiale evidenzia una moderata ripresa, accompagnata da bassa inflazione nelle economie sviluppate. I tassi di crescita globali compresi tra il 2 e il 3% continuano a sostenere il credito, ma concedono poche possibilità di errore.
Per quanto l’Europa rimanga bloccata in una fase di prolungata recessione, molte delle sue società svolgono buona parte delle proprie attività oltre i confini europei.

ING IM si aspetta che i tassi di riferimento a breve termine rimangano bassi per un periodo prolungato, a fronte di una politica monetaria che resterà accomodante finché non si assisterà alla ripresa del settore privato, con il calo della disoccupazione e l’accelerazione dell’inflazione. I fondamentali creditizi sono solidi, dall’applicazione dei flussi di cassa alla riduzione dell’indebitamento. Con la prospettiva di un ulteriore deleveraging attraverso l’emissione di azioni, i casi di insolvenza sono pressoché inesistenti e il loro livello dovrebbe rimanere basso almeno fino al 2014, sostenendo le previsioni di un’ulteriore contrazione degli spread.

Nel primo semestre del 2013 - prosegue Tim Dowling - le emissioni di obbligazioni ad alto rendimento hanno raggiunto livelli elevati, e con la progressiva stabilizzazione del mercato ci aspettiamo una ripresa dell’attività. In un contesto di tassi del mercato monetario prossimi allo zero, riteniamo probabile che la domanda degli investitori continui a sostenere questa asset class.


Questo interessante ritorno atteso sui titoli europei high yield compensa l’esposizione a un livello più elevato di rischio e volatilità. L’asset class ha messo a segno una strabiliante performance del 63% nel 2009, mentre aveva subito una flessione del 32% l’anno precedente. Nel periodo 2001-2012, il rendimento medio annuo del benchmark Merrill Lynch European High Yield è stato del 9,6%, con una deviazione standard del 24%.

I rischi per l’asset class dipendono in particolare dai rialzi dei rendimenti dei titoli sovrani, dall’eventuale deterioramento dei fondamentali creditizi (che in ultima analisi farebbe aumentare i casi di insolvenza) e dalla minore liquidità del mercato. Il rischio collegato al rialzo dei tassi di interesse globali in teoria è limitato, in quanto le obbligazioni ad alto rendimento sono meno sensibili ai tassi di interesse rispetto ai titoli governativi. Un aumento dei tassi può essere in parte compensato dalla compressione degli spread di credito, e questo rende le obbligazioni high yield più resistenti a un rialzo dei rendimenti dei titoli di stato. Inoltre, la duration delle obbligazioni ad alto rendimento è relativamente breve (circa 3,7 anni).

Conclude Dowling: “Pur essendo tradizionalmente considerate strumenti a reddito fisso, le obbligazioni ad alto rendimento hanno più caratteristiche in comune con le azioni che con i tradizionali prodotti fixed income. Di conseguenza, i titoli high yield possono migliorare il profilo rischio-rendimento di un portafoglio in quanto consentono di diversificare la porzione a reddito fisso investendo in un’asset class a bassa correlazione”.

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