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Dai bond bancari il miglior rapporto rischio/rendimento

A distanza di tre anni dal culmine della crisi dell'Eurozona e di sei anni dal crollo di Lehman, il sistema bancario europeo sta riprendendo forza nell'ambito di un nuovo quadro di riferimento a livello normativo e di governance

di Redazione Soldionline 14 ott 2014 ore 10:09

A cura di Giuliano D'Acunti, head of sales di Invesco

“A distanza di tre anni dal culmine della crisi dell'Eurozona e di sei anni dal crollo di Lehman, il sistema bancario europeo sta riprendendo forza nell'ambito di un nuovo quadro di riferimento a livello normativo e di governance”. E’ questa l’opinione di Giuliano D'Acunti, head of sales di Invesco, secondo il quale, il settore sta beneficiando del costante supporto delle autorità monetarie e politiche e del protrarsi di condizioni favorevoli nel mercato del credito.

“Le autorità politiche e monetarie europee hanno compiuto sforzi considerevoli per incrementare la solidità del settore finanziario e istituire un nuovo sistema di regolamentazione per le banche più conservativo e più centralizzato”, dice D'Acunti, “gli investitori riceveranno maggiori informazioni sulla solidità delle singole banche tramite i risultati della Asset Quality Review e dello stress test della Bce, che non dovrebbero rilevare problemi sistemici significativi”.
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I progressi compiuti per ristabilire la fiducia nel sistema bancario si osservano più chiaramente nei rendimenti del mercato: “l'ampia differenza di rendimento che esisteva nel 2011 tra i finanziari e i non finanziari si è quasi del tutto colmata all'inizio del 2013 e da allora il settore ha registrato un andamento in linea con il resto del mercato del credito, con i rendimenti aggregati che hanno continuato a diminuire”, spiega il manager di Invesco, “anche se sono presenti aree del debito bancario e assicurativo subordinato che offrono ancora un rendimento più significativo rispetto al mercato dei titoli corporate investment grade”.

“Abbiamo mantenuto posizioni significative nel capitale subordinato in un'ampia serie di banche europee per tutto il periodo dall'inizio della crisi finanziaria e continuiamo a considerare questo come uno dei settori che offrono il rapporto rischio/rendimento più interessante nel mercato del reddito fisso”, spiega D'Acunti.

Secondo il manager di Invesco, queste obbligazioni sono state favorite dai progressi compiuti nel consolidamento del settore bancario. “Ci siamo concentrati su banche nazionali di prim'ordine nel Regno Unito, in Francia, Svizzera, Spagna e Italia: l'affidabilità creditizia di molti dei nostri investimenti è stata sostenuta dall'emissione di debito più junior, considerando i progressi che gli istituti hanno compiuto, per rispettare requisiti normativi di capitale più stringenti”.

In generale questi nuovi titoli comportano un  rischio maggiore di perdita e, su tale base, sono meno interessanti. Tuttavia, questi strumenti non sono affatto uniformi e devono essere analizzati caso per caso. “Prevediamo che questo settore del mercato continuerà a offrire opportunità poiché le banche sono alla ricerca della struttura di capitale più efficiente per il loro nuovo contesto”.

"D'altra pare Il team Invesco Fixed Income di Henley ha da tempo focalizzato l'attenzione sul settore bancario, soprattutto nelle scelte di portafoglio per prodotti ben noti agli investitori italiani, quali Invesco Euro Corporate Bond Fund, Invesco Pan European High Income Fund e Invesco Global Total Return (EUR) Bond Fund, tutti collocati nel 1° quartile di performance", conclude il manager.

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