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Da mercati sospinti dalla liquidità a mercati spinti dalla crescita

I dati economici restano robusti e suggeriscono una certa distensione delle previsioni di un tapering posticipato. Restiamo tatticamente prudenti sulle azioni

di Redazione Soldionline 30 ott 2013 ore 15:39

Articolo a cura di Credit Suisse

Compiacenza per il tapering

La decisione del FOMC di settembre di posticipare il tapering, il successivo shutdown del governo, la nomina di Janet Yellen alla guida della Fed e i più recenti dati sul mercato del lavoro (più deboli del previsto) hanno indotto i mercati a spostare le aspettative di avvio del tapering da parte della Fed ancora più in là nel tempo. Riteniamo che vi sia un elemento di compiacenza. I dati complessivi negli USA – tenendo conto non solo dei dati sull’occupazione, ma anche degli indicatori anticipatori e delle condizioni di finanziamento – sono tutti completamente compatibili con un possibile avvio del tapering a gennaio. Pensiamo che, con ogni probabilità, i rendimenti dei Treasury USA verosimilmente registreranno un incremento dai livelli attuali in questo quadro.

Azioni: le meglio attrezzate per il nuovo ciclo economico e politico
Le azioni non restano immuni dagli adeguamenti delle previsioni sui rendimenti. Per esempio, dall’evidenza storica si evince che, quando le politiche monetarie iniziano a inasprirsi (tradizionalmente ciò avviene quando i tassi delle banche centrali aumentano, ma questa volta un’uscita dalle misure di allentamento quantitativo potrebbe determinare risultati analoghi), la performance azionaria diventa più volatile. Ma impiegheremmo una fase di debolezza temporanea per ricostituire l’esposizione azionaria poiché la performance resta generalmente positiva, mentre può diventare negativa per una gamma complessiva di altri asset (ad. es. obbligazioni high grade, oro). Le azioni reggono, nonostante l’impatto negativo dei maggiori tassi di sconto sulle valutazioni (poiché i flussi di cassa futuri vengono scontati a un tasso più elevato) in generale sia il frutto delle migliori prospettive per gli utili, che coincidono con un miglioramento delle prospettive economiche. Manteniamo quindi la nostra predilezione per questa classe d’investimento per i prossimi 6–12 mesi. Continuiamo a focalizzarci sui settori ciclici e mettiamo in luce l’Europa nell’ambito della nostra strategia. I titoli di Eurolandia traggono vantaggio da valutazioni interessanti e da catalizzatori ciclici: ecco il nostro tema d’investimento per questo mese.

Reddito fisso: momento per gestire attivamente il reddito fisso
A differenza degli anni passati, gli investitori nel reddito fiso dovranno con ogni probabilità gestire i loro portafogli molto attivamente in futuro. Gli strumenti che hanno evidenziato una performance positiva in passato (debito bancario senior, per esempio) potrebbero deludere in futuro. Gli strumenti basilari della nostra strategia nel reddito fisso sono i titoli di credito a breve scadenza di qualità low investment grade o crossover, in combinazione con obbligazioni bancarie subordinate e corporate ibride, titoli convertibili, prestiti senior, e, a un certo punto, obbligazioni a tasso variabile, che possono aiutare a gestire un momento in cui le obbligazioni plain vanilla di migliore qualità creditizia avranno con ogni probabilità difficoltà a registrare molti ricavi. Il nostro giudizio più prudente sul debito bancario senior deriva dalle decisioni di bail-in adottate in Europa. Esse hanno cambiato profondamente il rapporto rischio-rendimento delle obbligazioni bancarie senior non garantite e riteniamo che questo segmento obbligazionario evidenzierà con ogni probabilità un’underperformance, dopo essere stato negli ultimi anni un investimento popolare nel reddito fisso. All’interno di questa pubblicazione destiniamo un articolo speciale a quest’argomento.


Investimenti alternativi: gli hedge fund ancora destinati a sovraperformare

Gli hedge fund traggono vantaggio dalla combinazione di una continua espansione economica e interessanti condizioni finanziarie. Le strategie equity long/short e arbitraggio nel reddito fisso sono a nostro giudizio particolarmente attraenti. Nell’ambito delle commodity, la fase dell’underperformance energetica terminerà verosimilmente in virtù del rialzo stagionale della domanda di petrolio da riscaldamento. Per quanto riguarda il settore immobiliare, restiamo neutrali.

Valute: EUR toppish, CHF resistente
Il nostro giudizio è ancora che il cambio EUR/USD sia in un ampio range di 1.27–1.37. Nel limite superiore di questo range, il rischio di un’inversione di tendenza per l’EUR è elevato. Di contro, prevediamo che l’USD possa essere negoziato verso il tratto più solido del range fra non molto. Abbiamo ridimensionato i nostri giudizi sul CHF. Sebbene i deflussi di capitale dovrebbero determinare un ridimensionamento della valuta, siamo dell’idea che la possibilità di un sostanziale indebolimento diminuisca con il passare del tempo. Il differenziale dell’inflazione a favore del CHF e la posizione decisamente accresciuta della Svizzera negli asset esteri netti stanno portando a un tasso di cambio di equilibrio più solido. Abbiamo pubblicato uno studio complessivo sulle nostre stime relative al valore equo delle valute e ne forniamo una sintesi in questo numero. Per tutti gli altri cambi principali, i nostri giudizi restano invariati e le nostre valute dei mercati emergenti favorite restano MXN, CNY e PLN.

Principali idee d’investimento – aggiornamento di ottobre
Questo mese non abbiamo apportato alcun cambiamento alle nostre idee d’investimento, che sono ancora aperte. Il prossimo mese presenteremo le nostre nuove Principali idee d’investimento per il 2014.

Tutte le ultime su: tapering , mercato azionario , investimenti , valute
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