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Pil Italia, S&P taglia le stime sul 2016

Sforbiciata, da parte di Standard & Poor's, sulla crescita italiana attesa per quest'anno

di Mauro Introzzi 28 set 2016 ore 14:33

Sforbiciata, da parte di Standard & Poor's, sulla crescita italiana. L'agenzia di rating ha tagliato dall'1,1% allo 0,9% la propria stima sulla crescita del Pil per il 2016.

Confermate, invece, da parte degli esperti di Standard & Poor's, le attese sull'incremento del Pil nel 2017 e nel 2018. I target per i prossimi 2 anni sono pari rispettivamente a +0,8% e a +0,9%. Standard & Poor's ha formulato queste ultime due indicazioni all'inizio dell'estate.

 

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Alla base della revisione, contenuta in un report pubblicato in queste ore, ci sono le prospettive di una crescita bassa. S&P riconosce comunque che sono stati scongiurati i rischi di una recessione dopo la Brexit, la scelta dei cittadini britannici di uscire dall'Unione Europea.

Le conseguenze delle scelte del Regno Unito peseranno - secondo Standard & Poor's - sull'economia del Paese della Regina per 2,1 punti percentuali complessivi da qui a fine 2018.

 

Nei giorni scorsi era toccato all'Ufficio Studi di Confindustria rivedere le proprie stime sulla crescita italiana. Gli analisti dell'associazione degli industriali hanno tagliato da +0,8% a +0,7% le loro attese sulla crescita 2016 e dallo 0,6% allo 0,5% le stime su quella del 2017. Confindustria ha però puntualizzato che per il prossimo anno "la crescita non è scontata e va conquistata".

Lo studio di Confindustria conteneva dati decisamente allarmanti. Secondo gli economisti dell'associazione degli industriali per tornare alla situazione del 2007 dovremo aspettare il 2028. Il gap accumulato con gli altri paesi europei in questo nuovo millennio è decisamente impressionante. Dal 2000 al 2015 il nostro Pil è calato dello 0,5% mentre - nello stesso periodo - è salito in Spagna del 23,5%, in Francia del 18,5% e in Germania del 18,2%.

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