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L'anno del serpente: buone prospettive per l'azionario cinese?

Siamo entrati nel nuovo anno cinese, e la Cina continua a influenzare il sentiment degli investitori. “Quando l’economia della Cina, e in particolare il PIL cinese cresce, gli investitori si rallegrano

di Redazione Soldionline 14 feb 2013 ore 15:03

Articolo a cura di M&G

Siamo entrati nel nuovo anno cinese, e la Cina continua a influenzare il sentiment degli investitori. “Quando l’economia della Cina, e in particolare il PIL cinese cresce, gli investitori si rallegrano; al contrario, quando fa fatica, i mercati tendono a vacillare” spiega Matthew Vaight, gestore dell’M&G Global Emerging Markets Fund. Nel 2007, l’ottimismo per le prospettive di crescita cinesi raggiunge il picco massimo, e il mercato azionario è all’apice del successo. Per molti investitori era più forte la paura di perdersi la potenzialità di grandi rendimenti rispetto al rischio di investire in Cina. “Gli investitori si sono fatti trascinare ed eravamo vicini a una ‘bolla’. Nel momento in cui il mercato raggiunse il picco, le valutazioni implicavano una crescita media per le aziende cinesi del 28% l’anno per i successivi dieci anni, e questo era decisamente di difficile realizzazione” aggiunge Vaight.

Il gestore prosegue: “Oggi, si potrebbe affermare che alcuni investitori si sono disinnamorati della Cina. Nell’ultimo anno l’attenzione di tutti si è rivolta al rallentamento economico, la corruzione e il rischio politico. Le valutazioni sono crollate di conseguenza e i mercati azionari stanno attualmente implicando una crescita futura del 4% l’anno. Considerato che la regola d’oro di ogni investimento di successo consiste nel comprare quando gli asset sono a buon prezzo, ritengo che sia arrivato il momento di guardare con attenzione alle azioni cinesi.”

Le aziende a buon mercato non sono necessariamente buoni investimenti – oltre alle valutazioni, parametri come il ritorno sul capitale e la corporate governance sono elementi integranti dell’equazione di investimento. La reputazione delle aziende cinesi in questi contesti non è sempre stata impressionante, per cui mentre il mercato cinese è forse a un buon valore, gli investitori devono essere selettivi per individuare le aziende ben gestite, che si concentrano sulla profittabilità e generano rendimenti per i propri azionisti. “Vediamo che alcune aziende cominciano ad abbracciare queste idee e oggi ci sono infatti interessanti opportunità di investimento in Cina” sostiene Vaight.

Questo ottimismo è dovuto in gran parte per i cambiamenti che le aziende stanno portando avanti. Un trend incoraggiante è quello delle aziende cinesi che stanno riposizionandosi sulla catena del valore. In passato, molte società erano produttori low-cost, mentre alcune stanno cominciando a realizzare che non possono competere solo sui costi – in particolare perché i salari in aumento stanno erodendo questo tipo di vantaggio. In risposta, le società più ambiziose stanno investendo in innovazione, brand awareness e distribuzione per creare modelli di business sostenibili. Nel 2011, la spesa in R&S in Cina era superiore al 23% rispetto all’anno precedente ed ingenti somme erano concentrate sulla tecnologia.


Un esempio di questo spostamento può essere visto con l’esempio di Mindray Medical*. Produttore di strumentazioni mediche a basso costo, Mindray Medical ha realizzato che una competizione basata esclusivamente sul prezzo non era sostenibile come strategia di lungo termine. La società ha iniziato quindi a investire pesantemente in R&S per diventare competitiva a livello globale per la qualità dei suoi prodotti e non della loro economicità. “Mindray ha trasformato con successo il proprio business diventando un’azienda di livello internazionale che ora può competere con le multinazionali occidentali” aggiunge Vaight.

Molte società cinesi hanno cominciato a migliorare le loro pratiche operative. Sempre più le società dei mercati emergenti si stanno rapportando ai loro competitor globali e adottano le best practice internazionali. Una di queste è Yingde Gases* che produce gas industriali. I fondatori della società hanno un background occidentale. Vaight commenta: “I fondatori hanno fatto in modo che Yingde combinasse le migliori pratiche con la conoscenza del mercato locale del mercato cinese allo scopo di creare la più grande e profittevole società produttrice di gas industriali cinese.”

Tuttavia, aggiunge: “Anche se ci sono delle società di profilo internazionale in Cina, molte aziende rimangono mal gestite e mancano di produrre rendimenti per gli azionisti. Nell’insieme, gli standard di corporate governante rimangono bassi, in particolare nelle imprese di proprietà statale (SOEs – State Owned Enterprises) che costituiscono una fetta considerevole del mercato. Queste società dominano settori come il bancario e l’energia, e sono innanzitutto gestite per il bene dello stato e della società piuttosto che per gli azionisti.”

Chiaramente, la valutazioni giocano un ruolo fondamentale per qualsiasi decisione di investimento. “Rispetto ai giorni spumeggianti del 2007, oggi le azioni cinesi sembrano avere delle buone valutazioni. Ma gli investitori dovrebbero chiedersi se c’è un motivo per cui un’azienda sia a basso costo. Credo che le opportunità possano essere trovate, ma è necessario essere selettivi e concentrarsi su ciò che conta davvero, ovvero se l’azienda sia ben gestita e crei valore per gli azionisti” conclude Vaight.

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