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BCE, Draghi allontana il QE?

Secondo gli operatori, le dichiarazioni del banchiere allontanano la possibilità che la BCE possa procedere con l’introduzione di un Quantitative Easing

di Edoardo Fagnani 2 ott 2014 ore 15:43

Niente sorprese dalla BCE. Come nelle attese la Banca Centrale Europea non ha modificato i tassi di interesse, confermando allo 0,05% il saggio di riferimento fissato nella scorsa riunione di settembre.

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Nella conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria, il numero uno della BCE, Mario Draghi, ha puntualizzato che il programma di acquisto di strumenti finanziari, emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione, inizierà nel quarto trimestre del 2014 e durerà per almeno due anni.
draghi2Unitamente alla serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che saranno condotte fino a giugno 2016, questi acquisti avranno un impatto notevole sul bilancio dell’istituto centrale.
Il banchiere ha ribadito che, nel caso in cui le condizioni lo rendessero necessario, la BCE sarebbe pronta a usare misure di politica monetaria non convenzionali con l’obiettivo di riportare l’inflazione ai livelli programmati.
Draghi ha aggiunto che i tassi di intesse non potranno essere ridotti ulteriormente.

Secondo gli operatori, queste dichiarazioni allontanano la possibilità che la BCE possa procedere con l’introduzione di un Quantitative Easing sul modello della FED.

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