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Risk off sui mercati

L'ondata di avversione al rischio della settimana scorsa non è stata causata soltanto dai fortissimi ribassi delle piazze asiatiche ma anche dalle minute della Fed

di Mauro Introzzi 24 ago 2015 ore 11:37

Secondo Davide Marone, market analyst di FXCM, è stata una vera e propria ondata di avversione al rischio quella che ha travolto i mercati finanziari nella settimana appena trascorsa, in particolare nei giorni di contrattazione di giovedì e venerdì.

Per l'esperto sono 2 i fattori principali alla base di questa ondata di vendite:

il primo, e più mediaticamente evidente, i fortissimi ribassi delle piazze asiatiche partite dai crescenti timori poi materializzatesi sulla crescita cinese e che a ruota ha trascinato con Borse e valute di Giappone, Corea, Malesa, Thailandia, Indonesia e Vietnam. I dati provenienti dal versante macro appaiono sempre più in deterioramento e gli ampi storni di Shangai lo testimoniano, storni anche legati al deleveraging in atto tra gli investitori cinesi.

Ma non è stata soltanto l'area asiatica ad appesantire i mercati:

mercato_negativo4Il secondo fattore, perfino più rilevante, proviene invece da Washington dal momento che le Minute della Fed dello scorso mercoledì hanno evidenziato un sostanziale passo indietro da parte della banca centrale americana rispetto al primo orizzonte temporale utile per il rialzo dei tassi di interesse di settembre; sono emersi spaccature in seno al FOMC che dunque hanno allontanato le aspettative su un ritocco a breve dei tassi e all’inizio dunque della normalizzazione della politica monetaria. Segnale quest’ultimo che, a sua volta, ha lanciato il messaggio ai mercati per il quale l’economia più importante del pianeta è ancora piuttosto vulnerabile a shock esogeni come quello cinese. Risultato di storni potentissimi sui principali listini azionari (S&P500 ai livelli di 8 mesi fa), acquisti di oro, yen e franchi svizzeri, e dollaro in spiccata debolezza e che contro euro ci ha fatto rivedere un tasso di cambio vicino ai livelli di 1,1350.
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