Risk off sui mercati
L'ondata di avversione al rischio della settimana scorsa non è stata causata soltanto dai fortissimi ribassi delle piazze asiatiche ma anche dalle minute della Fed
di Mauro Introzzi 24 ago 2015 ore 11:37Secondo Davide Marone, market analyst di FXCM, è stata una vera e propria ondata di avversione al rischio quella che ha travolto i mercati finanziari nella settimana appena trascorsa, in particolare nei giorni di contrattazione di giovedì e venerdì.
Per l'esperto sono 2 i fattori principali alla base di questa ondata di vendite:
il primo, e più mediaticamente evidente, i fortissimi ribassi delle piazze asiatiche partite dai crescenti timori poi materializzatesi sulla crescita cinese e che a ruota ha trascinato con Borse e valute di Giappone, Corea, Malesa, Thailandia, Indonesia e Vietnam. I dati provenienti dal versante macro appaiono sempre più in deterioramento e gli ampi storni di Shangai lo testimoniano, storni anche legati al deleveraging in atto tra gli investitori cinesi.
Ma non è stata soltanto l'area asiatica ad appesantire i mercati: