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Oro sotto i 1.600 dollari

La scorsa settimana l’oro è andato in rosso per la seconda ottava consecutiva, scendendo sotto i 1600 dollari all’oncia per la prima volta dall’inizio dell’anno. Giù anche l'argento

di Redazione Soldionline 14 mag 2012 ore 14:30
Di Ben Traynor – BullionVault

L’oro è andato in perdita per la seconda settimana consecutiva, scendendo sotto i 1600 dollari all’oncia per la prima volta dall’inizio dell’anno.
Il fixing del pomeriggio di venerdì è stato di 1.583 dolalri all’oncia, in ribasso del 3,7% rispetto alla settimana precedente.
Anche l’argento ha avuto un forte calo questa settimana, la terza settimana consecutiva di perdita per il metallo bianco.
Il fixing dell’argento di venerdì è stato fermato a 28,58 dollari all’oncia, il più basso del 2012 e che equivale ad una perdita del 4,4% rispetto alla settimana precedente.

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Intanto, nel tentativo di supportare il valore della rupia, la Banca Centrale dell’India ha ordinato agli esportatori di convertire in rupie il 50% delle riserve in valuta straniera. A giudicare dai volumi di trading di venerdì, l’appello è stato però disatteso.
La rupia ha perso il 19% del suo valore contro il dollaro dall’inizio dell’anno, cosa che ha mantenuto alto il prezzo dell’oro calcolato in rupie nonostante il calo nei mercati internazionali. Questo elemento sta influendo sulla domanda nella nazione che storicamente detiene il record della domanda di oro fisico.
Per quanto riguarda i mercati valutari, l’euro è andato in perdita contro il dollaro, toccando il livello minimo dal 23 gennaio.
Misurati contro il dollaro, sia l’oro che l’euro sono tornati a livelli inferiori a quelli del 25 gennaio. In quel giorno la Federal Reserve pubblicò le previsioni sulle politiche relative ai tassi di interesse, annunciando che gli stessi sarebbero rimasti pressoché a zero fino al 2014.

Da allora i dati economici sono però stati migliori delle previsioni. Unito alla rinnovata crisi in Europa, tale elemento ha rafforzato il dollaro. Il peso del dollaro nei mercati valutari ha poi influenzato negativamente sul prezzo dell’oro, e la tendenza potrebbe rimanere inalterata ancora per qualche tempo.
Il venerdì la Commodity Futures Trading Commission divulga il report dei trading committment, che indica il numero di posizioni long e short aperte alla chiusura del Comex del giovedì, ed è in grado di dare un’indicazione di come la parte speculativa del mercato ha reagito alla recente debolezza del prezzo.
Nei prossimi giorni ci saranno da tenere d’occhio i dati sull’inflazione negli Stati Uniti e i verbali del meeting della Fed di Aprile.
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