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La quotazione dell'oro aggiustata all'inflazione

Vista la quotazione dell'oro in continuo rialzo, vale la pena fare alcune osservazioni. In primo luogo considerare la quotazione dell'oro attuale secondo una prospettiva storica, ovvero aggiustarne il prezzo rispetto all'inflazione

di Redazione Soldionline 21 apr 2010 ore 13:53
di BullionVault.it, a cura di Casey Research

Vista la quotazione dell'oro in continuo rialzo, vale la pena fare alcune osservazioni. In primo luogo considerare la quotazione dell'oro attuale secondo una prospettiva storica, ovvero aggiustarne il prezzo rispetto all'inflazione.

Il seguente grafico illustra il prezzo dell'oro aggiustato all'inflazione, dal 1970 ad oggi.

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Il secondo grafico relaziona il prezzo dell'oro durante il Bull Market degli anni '70 con quello attuale, cominciato nel 2001. Anche qui il prezzo dell'oro è aggiustato all'inflazione.

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Come si può notare, se il Bull market attuale terminerà con il gran finale che abbiamo visto al termine dell'ultimo Toro, i prezzi dell'oro presentano ancora un ottimo margine di crescita. Ciò detto, ci sono molte buone ragioni per prevedere l'andamento al rialzo del prezzo.

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Per cominciare, nel 1970 la situazione economica per quanto critica era meno grave rispetto a oggi. Il grafico utilizza la disoccupazione a lungo termine come indice della crisi.

Come si può notare, alla fine degli anni '70 la situazione occupazionale negli Stati Uniti era piuttosto stabile. Oggi invece, alla grave situazione di debito sia pubblico che privato, si sommano un'enorme crisi occupazionale più le conseguenze dell'esplosione della bolla immobiliare.

La soluzione all'inflazione proposta da Paul Volcker - e la miccia per la fine dell'attuale Bull Market dell'oro - era di incrementare notevolmente i tassi di interesse. Questa proposta è ormai fuori discussione. (A proposito di considerazioni in prospettiva, è interessante ricordare come all'inizio degli anni '80 i tassi di interesse dei mutui toccarono il 18%).

Qualcuno riterrà di obiettare che oggi non c'è inflazione. Niente di più sbagliato: oggi assistiamo a un'inflazione (propriamente definita come incremento della base monetaria) senza precedenti. Ciò a cui non abbiamo ancora assistito è la sua inevitabile conseguenza, ovvero una crescita costante dei prezzi.

Quando questo accadrà, il governo americano si renderà conto di essere totalmente impreparato, perché l'esito del rialzo dei tassi di interesse in una nazione in cui pubblico e privato sono sommersi da debiti è facilmente prevedibile.

A causa dell'inflazione i tassi di interesse sono destinati a salire, un'affermazione che sta cominciando a fare breccia nell'opinione comune. La prospettiva storica indica che il prezzo dell'oro e i tassi di interesse tendono a salire in sintonia.

La soluzione non sta nel comprare oro avventatamente. Piuttosto, chi ancora non ne possiede, potrebbe cominciare un prudente piano d'acquisto. I ribassi di alcune azioni minerarie dopo le performance notevoli dello scorso anno sono da valutarsi come perfettamente fisiologici. Ogni altra correzione di prezzo dovrebbe essere vista come un'opportunità. Se nel vostro portfolio avete una quota dal 20% al 30% che comprende metalli preziosi fisici, azioni large e small caps, avete in sostanza un'ottima posizione, e protezione, per ciò che sta per accadere.

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