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Come leggere la questione greca e le tensioni in Ucraina

In ottica di trading sono situazioni di impossibile previsione e ciò deve sollecitare ad un utilizzo accorto della leva finanziaria, e alla ricerca di precisi punti tecnici

di Redazione Soldionline 11 feb 2015 ore 10:00

A cura di FXCM

Poco o nulla dunque è cambiato sul fronte valutario, con il dollaro americano che dopo iniziali tentativi di rafforzamento nelle prime ore di contrattazione della giornata di ieri è andato poi a lateralizzare come dimostra la price action del FXCM Dow Jones Dollar Index che ben evidenzia l’appoggio sul supporto a 11.830 punti. Tale dinamica si è riflessa in maniera perfetta sull’EurUsd e su AudUsd in particolare, mentre il GbpUsd ha perdurato nella sua fase congestiva. La sterlina, è vero, era interessata dalla pubblicazione di dati di medio-alto rilievo che però sono andati a compensarsi nel momento in cui la Produzione Industriale nel Regno Unito su base mensile si è attestata al -0,2% contro aspettative di +0,1%, mentre quella Manifatturiera a +0,1% su attese di -0,1%. Chi è andato a muoversi fuori dal coro è stato invece UsdJpy che, come ripetiamo da alcune settimane, rientra in una categoria a sé stante in quanto è un rapporto di cambio che non sempre si allinea alla dinamica dollaro centrica in quanto è per così dire il collante tra il comparto valutario e quello azionario di cui spesso ne anticipa (o segue) la dinamica.
analisi-tecnica_3E’ stato infatti  questo il caso, con il cambio che nella mattinata ha tentato delle salite sulla scia dei modesti acquisti di biglietto verde, per poi esplodere al rialzo sulla tonicità delle Borse manifestatasi a partire dalla tarda mattinata. Ancora una volta è bene tenere a mente quale “ruolo” ciascuno strumento finanziario rivesta, salvo però poi decidere di implementare operazioni di trading solo su dettami tecnici nel momento in cui discorsi di natura correlativa si dimostrano non robusti alla prova del tempo. La maggiore volatilità dunque ha riguardato proprio i listini azionari i quali, dopo tecniche discese iniziali, si sono violentemente girate al rialzo per poi sostanzialmente consolidare a quei livelli. Non restiamo granchè stupiti di questo, laddove pure va ammesso che gestire tali repentini cambi di fronte non è certamente di facile gestione da un punto di vista squisitamente operativo. Diversi sono i focolai di attivazione di movimenti improvvisi sulle Borse, due su tutti: la questione greca e le tensioni in Ucraina. Sul primo fronte entrano sempre più nel vivo i negoziati risolutivi alle porte dell’imminente Eurogruppo, i quali però palesano ampi gap tra le posizioni dei contraenti Grecia e “ortodossia” europea con in testa la Germania (Grecia: il piano per uscire dalla crisi). Sul secondo, le escalation di violenza non si arrestano e le tensioni sono ormai estreme tra Russia e Ucraina e quindi Stati Uniti. In ottica di trading sui mercati sono situazioni di impossibile previsione e ciò deve sollecitare tanto più ad un utilizzo accorto della leva finanziaria, alla ricerca di precisi e rilevanti punti tecnici sui quali lavorare e dunque al privilegiare posizionamenti degli stop loss  non troppo ravvicinati pena l’essere spazzati via dal mercato per spike casuali del mercato e  non per aver fallito la direzione del prezzo. La chiusura del mercato giapponese ha reso la sessione asiatica scarsamente volatile e sul fronte delle pubblicazioni di dati la giornata di oggi non andrà a presentarne di degni di nota. La gran parte dei quadri tecnici peraltro non ha subito modifiche rilevanti da quanto osservavamo ieri mattina proprio in questa sede e quindi non ci resta che compiere un veloce punto grafico sui consueti strumenti finanziari.

ANALISI TECNICA VALUTE
EURO-DOLLARO
Poco da dire dunque sul cambio principe, che ieri è rimasto imbrigliato in  una sostanziale lateralità con ridondanza sui medesimi livelli tecnici. Ieri mattina il 4 ore ci portava ancora a privilegiare la view short con l’area 1,1350 che individuavamo come buona resistenza verso i non ambiziosi supporti a partire da 1,1285 fino a 1,1260. Ricordavamo peraltro come sotto quest’ultimo livello si potessero invece avere quegli strappi necessari per incrementi importanti del prezzo verso area 1,12. Al rialzo il trigger point restava invece rappresentato da 1,1380 per movimenti decisi in primo luogo verso 1,1430. Beh, come avrete immaginato, restiamo praticamente del medesimo avviso. Le confluenze grafiche proprio dal 4 ore ci impongono ancora una view short in primo luogo con area 1,1330 resistenza ancor più vicina per riguardare ancora in direzione 1,1270/60. Su questi punti può valere la pena prendere profitto, per ragionare su nuovi acquisti laddove la volatilità restasse ancora contenuta mentre occorrerà essere reattivi su eventuali strappi ribassisti di cui accennato sopra.

1-euro-dollaro-11febbraio2015
EurUsd – grafico H1

DOLLARO-YEN
“Va ritenuta area 118,35 come quella di supporto per vere ripartenze up del prezzo verso 118,60 e soprattutto 118,80, superato il quale consentirebbe approdi verso 119 e i massimi a 119,25. Preferiremmo invece attendere sotto 118,35 per nuovi e decisi short.” Questo quanto leggevamo ieri e che in maniera molto tecnica è andato poi ad articolarsi. La view resta ancora long e per ora ci limiteremo solo ad osservare possibili sviluppi di una potenziale divergenza ribassista regolare prezzo/stocastico sul time frame a 4 ore. Il grafico orario ci mostra come le ripartenze up possano avvenire a partire dal supporto a 119,50 verso il primo obiettivo tra 119,90 e 120. Molto cauti invece con gli short che riterremo verosimili con rotture ribassiste sotto 119,25 con target contenuti a 119 e 118,80.

2-dollaro-yen-11febbraio2015
UsdJpy – grafico H1

STERLINA-DOLLARO
“Il grafico orario mette bene in evidenza la lateralità che si è articolata tra la chiusura di venerdì e la giornata di oggi, suggerendo dunque che il superamento al rialzo di 1,5265 può essere foriero di allunghi rialzisti verso area 1,5315/45, mentre al ribasso (view questa da preferirsi) sotto 1,52 verso 1,5165 prima e 1,5135 poi.” Copiamo ed incolliamo quanto scritto ieri dal momento che nulla è cambiato.

3-sterlina-dollar-11febbraio2015
GpbUsd – grafico H1

DOLLARO AUSTRALIANO-DOLLARO USA
“Quadro tecnico più ampio ancora ribassista per il cambio che ci presenta tra 0,79 e 0,7865 forti aree di resistenza. Il 4 ore appare il time frame migliore sul quale seguire lo sviluppo del prezzo che potrebbe già partire al ribasso sotto il pivot daily a 0,78 in direzione precisa di 0,7750. Questo poi il trigger point per discese decise riguardando ai minimi di periodo. I primi rimbalzi tuttavia potrebbero avvenire proprio in area 0,7750 dove, con grande cautela e opportuni segnali, si potrebbero implementare dei long di breve.” Australiano dunque estremamente tecnico, come dimostrato dalla non complessa lettura di ieri in questa sede. Resta comunque un bias ribassista con vendite nuovamente direzionate verso 0,7750, del quale occorrerà però attendere il cedimento per dei veri strappi di volatilità al ribasso in direzione 0,77 in primis. A tali condizioni di ridotta volatilità, come esattamente ieri, 0,7750 rappresenterà infatti un supporto ideale per acquisti.

4-dollaro-austr-dollaro-usa-11febbraio2015
AudUsd – grafico H4

DAX FRANCOFORTE
“Dax dunque pesante durante la giornata di ieri con l’ottimo breakout in particolare sotto area 10.740 punti ed i discreti approdi sulla soglia dei 10.600. Sul giornaliero il pattern di divergenza regolare ribassista prezzo/stocastico è attivato e trova in area 10.540 il supporto decisivo. Spostandoci sul più veloce grafico orario è osservabile come ora l’impostazione di beve possa essere lievemente ribassista, con delle vendite che potrebbero essere implementate tra 10.740 e 10.710 punti in direzione dei minimi di ieri e degli eventuali approfondimenti paventati, mentre sopra 10.740 potremo tornare decisamente rialzisti verso area 10.810 punti.” Questa la lettura di ieri che, seppur con più di un cambiamento di fronte, è andata ben a svilupparsi nella giornata di ieri. Tecnici quindi i punti a 10.770 prima, 10.740 poi e gli approdi finali a 10.810. Decisivo al rialzo è proprio questo ultimo punto, superato il quale si aprirebbe la strada verso 10.865 ma soprattutto 10.920 punti. Potremo tuttavia contemplare anche dei buy limit in area 10.740, mentre riterremo ancora decisive le violazioni sotto 10.710 per decise vendite.

5-dax-11febbraio2015
Ger30 – grafico H1

ORO
“L’ottima confluenza grafica a 1.242 ha ieri solo confermato in parte la sua valenza per andare poi a “sporcarsi” e dunque prolungare la correzione successiva ai movimenti di venerdì. La view tuttavia  non cambia, ma attenderemmo vendite sotto 1.238 verso area 1.130/28 e resteremo invece con idee long sopra 1.251 in direzione 1.256 e 1.261 poi.” Buona anche se sofferte le discese del metallo giallo che purtroppo per 2 dollari ha fallito i target. Resteremo con l’idea di vendere fino ad area 1.244, con l’obiettivo dei minimi relativi, mentre ci proporremo di comprare solo al suo superamento al rialzo verso 1.251 e 1.256.

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XauUsd – grafico H1

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