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Tango Bond, interviene Soros

Il finanziere guida una causa al Tribunale di Londra contro la divisione londinese di Bank of New York Mellon, il trustee presso cui l'Argentina ha depositato 539 milioni di dollari

di Edoardo Fagnani 29 ago 2014 ore 10:47
TANGO BOND
Il Sole24Ore di mercoledì 27 agosto ha scritto che un gruppo di fondi hedge, guidato dal Quantum Partners di George Soros, ha intentato una causa al Tribunale di Londra contro la divisione londinese di Bank of New York Mellon, il trustee presso cui l'Argentina ha depositato lo scorso luglio i 539 milioni di dollari che dovevano servire a pagare i bondholders. Denaro poi bloccato dalla decisione del giudice americano Thomas Griesa del Distretto federale della Corte di Manhattan, che ha ordinato che venisse fermato finché non fossero stati pagati anche i fondi hedge che non hanno accettato le ristrutturazioni del 2005 e del 2010. Secondo i fondi capitanati dall'hedge di Soros (che si aspetta il pagamento di 226 milioni di interessi) questa decisione non andrebbe applicata ai bond in euro con giurisdizione britannica visto che Griesa non ha giurisdizione su essi.
argentina3Le principali agenzie stampa hanno riportato le indicazioni del governo argentino che ha ribadito la volontà di convertire il debito sovrano che fa riferimento alla giurisdizione straniera in titoli che rispondano alle leggi del paese sudamericano.

ALITALIA
Il Sole24Ore di sabato 23 agosto ha pubblicato un’intervista al numero uno di Alitalia, Gabriele del Torchio. Il manager ha anticipato l’uscita dall’azienda, dopo aver siglato l’accordo strategico con Etihad. Del Torchio ha annunciato che rinuncerà al bonus e ha segnalato che i nuovi vertici della compagnia aerea saranno nominati a ottobre. Infine, il manager ha precisato che a breve Alitalia non sarà quotata a Piazza Affari, in quanto l’obiettivo prioritario è il ritorno all’utile.
Milano Finanza ha pubblicato l’agenda dei prossimi appuntamenti che dovrebbero accompagnare Alitalia alla sigla dell’accordo ufficiale con Etihad, previsto entro la fine del 2014. Il settimanale finanziario ha messo l’accento sulla concessione di un prestito ponte da 150 milioni di euro, che andrà a costituire una sorta di anticipo sull’aumento di capitale da 300 milioni approvato dall’assemblea degli azionisti a inizio agosto.
Il Sole24Ore di mercoledì 27 agosto ha segnalato che Alitalia ha avviato l'iter di notifica a Bruxelles delle nozze con gli arabi di Etihad. Per arrivare al closing dell'operazione è, infatti, necessario l'ok dell'Antitrust europeo, che da mesi, almeno a livello informale, aveva acceso il faro sull'operazione anche a seguito delle sollecitazioni di Lufthansa e British Airways, preoccupate per l'arrivo di un concorrente temibile. In attesa dell'ok della Commissione, quindi, il board di Alitalia non ha potuto far altro che prendere atto dell'intesa siglata nelle scorse settimane. Nulla si è deciso sul prestito ponte in attesa dell'arrivo di Etihad e nulla si è deciso sui nuovi vertici. L'unica scelta compiuta è stata quella legata alla vendita di una decina di aerei (Airbus 321 e Airbus 320) che non rientrano più nei piani dell'azienda.
alitalia4MF di giovedì 28 agosto ha scritto che per più volte nel giro di un anno e mezzo la controllata Alitalia Loyalty si è rivelata determinante per la tenuta della capogruppo Alitalia. Lo spinoff del programma fedeltà Alitalia Millemiglia sembrava solo un artificio contabile per chiudere il bilancio meno peggio del previsto e invece ha fatto la differenza in più di un'occasione. Innanzitutto per evitare alcune ricapitalizzazioni (grazie all'avviamento creato dal conferimento del ramo d'azienda) e poi quale pegno in un'operazione di finanziamento bancario. Alitalia Loyalty avrà un ruolo di peso anche nelle nozze con Etihad: dei 560 milioni di euro che la compagnia araba metterà sul piatto 112,5 milioni sono destinata all'acquisto di una quota del 75% della società.
Immsi ha comunicato di aver svalutato per 40,8 milioni di euro la partecipazione detenuta in Alitalia. La decisione fa riferimento ai risultati del primo semestre del 2014.

GRECIA
Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, nelle prossime settimane la Grecia potrebbe riaprire le emissioni obbligazionarie con scadenza a 3 e 5 anni. L’importo massimo dei bond sarebbe pari a 1,5 miliardi di euro. 

PARMALAT
Parmalat ha comunicato che l’offerta presentata dalla controllata brasiliana Lactalis do Brazil per acquisire alcune unità produttive della società brasiliana Lácteos Brasil, assoggettata a una procedura concorsuale di diritto brasiliano, è stata approvata dall’Assemblea dei Creditori della società. L’operazione ha per oggetto un portafoglio di attività nel settore del latte UHT e di formaggi locali con un fatturato proforma nel 2013 pari a circa 580 milioni di Reais (circa 190 milioni di euro) e sarà perfezionata al prezzo di 250 milioni di Reais (circa 83 milioni di euro). L'acquisizione consentirà a Parmalat di rientrare nel pieno possesso della licenza esclusiva del marchio “Parmalat” in tutto il territorio brasiliano per la produzione e commercializzazione del latte UHT.
Parmalat ha comunicato che, in seguito al procedimento di accreditamento delle azioni e dei warrant ai creditori del gruppo di Collecchio, il capitale sociale è cresciuto da 1.828.661.317 azioni a 1.829.156.887 azioni. L'aumento è dovuto all'esercizio di 495.570 warrant. La modifica è datata 28 agosto 2014.


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