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Stress test: esiti incoraggianti

Domenica pomeriggio, la BCE ha presentato i tanto attesi risultati dell’analisi su bilanci e stress test. Questi risultati vengono annunciati in un periodo di sorveglianza intensificata per i prossimi anni

di Redazione Soldionline 29 ott 2014 ore 12:41

A cura di Ivo Kuiper, Senior Investment Strategist

Domenica pomeriggio, la BCE ha presentato i tanto attesi risultati dell’analisi su bilanci e stress test. Questi risultati vengono annunciati in un periodo di sorveglianza intensificata per i prossimi anni. I risultati indicano la misura in cui le banche possono riprendere a concedere prestiti alle imprese. Gli esiti sono incoraggianti. L'insicurezza circa la stabilità del sistema finanziario diminuisce nel momento in cui i risultati dimostrano che tutte le banche interessate sono sufficientemente capitalizzate per sopravvivere ad una potenziale crisi. Un ostacolo importante è stato superato sul percorso verso un sistema bancario flessibile che funzioni correttamente. Per questo motivo, stiamo aumentando i nostri investimenti azionari nei mercati sviluppati.

Ben 130 banche sono state messe sotto esame dalla BCE. I risultati degli stress test si sono basati su un’analisi approfondita dei bilanci, l'Asset Quality Review (AQR). Molto lavoro è stato svolto da esperti indipendenti per chiarire le voci del bilancio delle banche. Un esercizio di tale rigore per confrontare le banche in modo omogeneo non ha precedenti nella storia. Di conseguenza, la trasparenza auspicata, uno dei punti deboli del settore bancario, è migliorata. I risultati mostrano che la maggior parte delle banche sono ormai sufficientemente capitalizzate e in grado di resistere ad una potenziale crisi.
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stress3UN TEST RIGOROSO
Non è la prima volta che le banche europee sono state sottoposte a stress test. Di volta in volta, i precedenti stress test si sono dimostrati troppo deboli per ripristinare la fiducia nelle banche. Alcune banche che avevano superato gli stress test sono andate incontro a seri problemi poco dopo. Anche se lo stress rimane un concetto relativo, questo è stato senza dubbio il test più rigoroso mai condotto. Uno dei motivi è il fatto che questa è l'ultima revisione prima che le banche vengano sottoposte alla supervisione della BCE. Il fatto che 25 banche abbiano fallito i test ne conferma la credibilità.

Da allora, 12 di queste 25 banche sono riuscite a dimostrare di essere in possesso dei requisiti richiesti, utilizzando il tempo a disposizione negli ultimi mesi per rafforzare i propri bilanci.

Le restanti 13 banche (4 in Italia, 2 in Grecia, 2 in Slovenia e 1 in Austria, Cipro, Irlanda, Portogallo e Belgio) hanno ancora un gap collettivo di 10 miliardi di euro. Tre miliardi di questo deficit è riconducibile alle banche greche, per le quali sono già state prese misure. In termini assoluti, i restanti 7 miliardi sono una quantità relativamente bassa. Non è ancora chiaro se queste banche saranno in grado di raccogliere capitale da parte degli investitori, o se gli obbligazionisti attuali e i governi dovranno compensare una parte del deficit. Queste banche hanno ora due settimane per presentare un piano di azione. Dato che a essere in difficoltà sono o banche troppo piccole per avere un impatto economico, o banche già sofferenti da un bel po' di tempo (Monte dei Paschi di Siena in Italia e BCP in Portogallo), i risultati del test sono rassicuranti.


UNA CONDIZIONE PER LA CRESCITA IN EUROPA
Un ostacolo importante che si frapponeva alla creazione di un sistema bancario che funzioni correttamente, è stato superato. Questa è una condizione necessaria per la crescita economica. Attualmente, una banca italiana paga più interessi su un deposito di una banca tedesca simile. Questi costi aggiuntivi sono un impedimento alla concessione di credito. Il miglioramento della fiducia contribuirà a ridurre queste differenze. Inoltre, le banche erano riluttanti a concedere prestiti in vista di questo stress test imminente. Questo ostacolo è stato rimosso. Oltre che dall’offerta, ovviamente i prestiti delle banche sono determinati anche dalla domanda. In passato, la domanda sarebbe aumentata nel caso in cui le banche avessero allentato le proprie condizioni di credito. Recenti sondaggi condotti tra le banche dimostrano che stiamo andando in questa direzione anche adesso. Un altro aspetto importante per lo sviluppo della domanda è la politica perseguita dai governi. Anche in questo settore, vediamo segni di progresso. La politica adottata sta lentamente spostandosi dall'estrema attenzione ai tagli, alla promozione di una domanda responsabile. L'Italia ha recentemente annunciato piani per un ambizioso programma di riforme, e il tasso di disoccupazione in Spagna è finalmente caduto. Le politiche di bilancio possono essere meno severe quando sono affiancate da riforme sufficienti. Questo compromesso dovrà essere elaborato in modo più dettagliato nei prossimi mesi o anni.


SUPPORTO PER LE AZIONI
Come già detto nel nostro ultimo aggiornamento, l'economia statunitense mostra una crescita significativa. I leading indicators fanno intravedere una ripresa in atto, la disoccupazione è in diminuzione e la Fed è pronta a normalizzare la politica monetaria. Ora che le prospettive europee sono meno incerte, faremo un passo verso un aumento dei nostri investimenti azionari nei mercati sviluppati. Contemporaneamente, stiamo riducendo la sovraesposizione in corporate bonds a basso rischio. Quando i governi inizieranno a perseguire una politica più orientata alla crescita, prenderemo in considerazione il passo successivo.

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