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Outlook di mercato 2012 e strategie di investimento

Rischio di recessione globale data la persistenza di sfide per i consumatori europei e statunitensi. L’economia statunitense probabilmente crescerà dall’1,5% al 2%, Il Giappone probabilmente supererà la crescita di altre grandi economie

di Redazione Soldionline 12 gen 2012 ore 15:32
Articolo a cura di da Russ Koesterich - Global Chief Investment Strategist di iShares

Nel 2012 per l'economia globale probabilmente si prospetta una situazione di “grande stagnazione”, con crescita lenta e positiva ma crisi economica evitata, secondo Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di iShares - piattaforma ETF di BlackRock (NYSE: BLK) -. Tuttavia, le probabilità di un'altra recessione globale - risultato di errori politici sia in Europa che negli Stati Uniti - sono aumentate negli ultimi mesi e l'Europa potrebbe incorrere almeno una lieve recessione.
Nel suo report di mercato "iShares Market Perspectives 2012 Outlook", Koesterich assegna una probabilità dal 55% al 60% per uno scenario di "grande stagnazione”. "La buona notizia – recentemente e ampiamente ignorata - è che in assenza di una crisi europea, la maggior parte dell'economia globale sta migliorando," ha detto. "Le misure più recenti indicano che la crescita negli Stati Uniti, negli altri paesi sviluppati e nei mercati emergenti si sta stabilizzando, sebbene al di sotto del livello di trend."
Allo stesso tempo, Koesterich indica la probabilità di una recessione globale l'anno prossimo tra il 35% e il 40%, rispetto alla probabilità del solo 20% ipotizzata dello scorso anno. "Mentre i dati economici degli Stati Uniti si sono stabilizzati, la paralisi politica europea continua a costituire un fattore di rischio importante, minacciando non solo
l'Europa ma anche, in senso più ampio, l'economia globale", ha detto Koesterich prevede solo una probabilità del 5% che il mondo torni a una crescita più sostenuta nel 2012. "Una rapida accelerazione della crescita globale sembra
improbabile perché, tra l'altro, è quasi certo che l'Europa sarà sottoposta almeno ad una lieve recessione", ha dichiarato Koesterich.

Grande stagnazione: recupero sostenibile, ma comunque a rischio
Con i recenti miglioramenti dei dati sull'economia globale, il recupero in corso - anche se ancora piuttosto fragile - appare sostenibile, sebbene in Europa permanga un rischio notevole, ha detto Koesterich. "Anche qualora l'Europa evitasse un collasso del debito sovrano, la riduzione della leva finanziaria da parte del sistema bancario europeo potrebbe comportare una lieve recessione nel 2012", ha detto.
In altre parti del mondo, la crescita dovrebbe essere migliore, ma ancora al di sotto del trend. L'economia statunitense è destinata a crescere approssimativamente tra l’1,75% e il 2,50%, in miglioramento rispetto al 2011 e in linea con i tassi medi di crescita dell'ultimo decennio. Si prevede una crescita significativamente più robusta nei mercati sviluppati ma di minori dimensioni (i mercati CASSH), quali Canada, Australia, Singapore, la Svizzera e Hong Kong e nella maggior parte dei mercati emergenti.
Si prevede che il Giappone sarà il Paese a crescita più sostenuta fra le principali economie, grazie alla ricostruzione post terremoto dello scorso anno e la relativa stabilità del sistema bancario domestico.
Koesterich ha evidenziato: "Se la crisi europea non peggiora, l'economia globale può evitare un'altra contrazione. In assenza quindi di un deterioramento della crisi europea, noi manteniamo una visione positiva di lungo termine sui titoli azionari e, in particolare, rispetto alle obbligazioni. Gli investitori dovrebbero approfittare di valutazioni azionarie
storicamente basse e aumentare l’esposizione ai paesi sviluppati ma di minori dimensione e ai mercati emergenti".

Punti interrogativi: debito sovrano europeo e spesa per consumi negli Stati Uniti
“Mentre la ripresa dovrebbe continuare in assenza di un'altra crisi, le probabilità di uno shock esogeno sono aumentate su due fronti, entrambi legati alla politica”, ha sottolineato Koesterich.
"La mancanza di un piano di lungo periodo per arginare il contagio del debito sovrano europeo aumenta le probabilità di una crisi bancaria, di una grave recessione e perfino della dissoluzione dell'euro", ha detto. "Tale scenario potrebbe minare la fiducia e il commercio globale, e probabilmente, mettendo significativamente sotto pressione il sistema bancario globale".
Secondo Koesterich, un'altra minaccia per l'economia globale risiede nella diminuzione dei consumi negli Stati Uniti. Dall'inizio del 2008, il reddito disponibile complessivo degli Stati Uniti è aumentato di circa 775 miliardi dollari,  sostenuto dalla riduzione del risparmio privato e da stimoli governativi. Circa 550 miliardi dollari, pari approssimativamente al 70%, dell'aumento del reddito disponibile degli Stati Uniti è derivato da un aumento dei trasferimenti governativi.
"In caso di inversione del tasso di risparmio o di un mancato rinnovo degli stimoli governativi anche nel 2012, i consumi dovrebbero contrarsi ", ha detto Koesterich. "Considerata l’improbabile ripresa del mercato del lavoro e dei redditi reali, il migliore scenario per il 2012 è probabilmente una temporanea fase di mantenimento".

Opportunità per gli investitori: approccio Barbell
L'inizio di un nuovo anno è sempre un buon momento per rivedere obiettivi di investimento e di asset allocation, apportando modifiche al portafoglio ove necessario. Riflettendo sui possibili andamenti nel 2012, Koesterich suggerisce un "approccio di investimento Barbell" che comprende un portafoglio ponderato approssimativamente sui
due scenari principali, "grande stagnazione” per circa il 60% del portafoglio, e “double dip”, ossia della doppia caduta, per il restante 40%. Nel corso del 2012 le ponderazioni potrebbero poi essere rettificate in base al profilarsi di segnali di stabilizzazione o di crisi.
Come punto di partenza per affrontare entrambi gli scenari, Koesterich predilige il mantenimento di una posizione core su azioni globali large cap ad alto dividendo. Gli investitori dovrebbero considerare i mercati sviluppati di minori dimensioni (cd CASSH), quali Canada, Australia, Svizzera, Singapore, Hong Kong, e alcune selezionate aree
emergenti, come l'America Latina. Nel reddito fisso, Koesterich ritiene che le obbligazioni societarie, in particolare nel
segmento investment grade, siano sottovalutate. “Negli USA lo spread tra i rendimenti delle obbligazioni governative e societarie risulta insolito rispetto alle medie storiche, ai recenti trend dei meriti creditizi e nell’attuale contesto economico”, osserva Koesterich. Per il portafoglio "recessione economica globale", Koesterich suggerisce un’esposizione ai titoli governativi USA, anche in considerazione dei relativi rischi associati. Inoltre,
predilige il mantenimento di un ridotto peso strategico sull'oro, nonostante la volatilità.

Strategie di investimento per il 2012
Di seguito una sintesi sui tre possibili scenari e sulle potenziali strategie di investimento ipotizzate da Koesterich per il 2012:

1. L’economia in “grande stagnazione”
Probabilità: dal 55% al 60%
Scenario: la crescita rimane anemica, ma la crisi è evitata
Strategia potenziale: sovrappeso azioni large cap ad alto dividendo, mercati CASSH, titoli azionari dei mercati emergenti e obbligazioni societarie

2. Crisi e recessione double dip
Probabilità: dal 35% al 40%
Scenario: Il fallimento delle manovre politiche europee conduce ad una crisi bancaria e ad una grave recessione. L’austerità fiscale negli Stati Uniti rallenta la crescita.
Strategia potenziale: sovrappeso in titoli obbligazionari governativi USA, oro e mega-cap globali

3. Crescita accelerata
Probabilità: 5%
Scenario: I mercati emergenti riprendono una crescita stellare e i Paesi sviluppati ritornano sui livelli medi di lungo termine 
Strategia potenziale: sovrappeso in azioni europee, mercati emergenti e titoli ciclici. Riduzione esposizione titoli governativi USA
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