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Rassegna stampa economico-finanziaria del 12 ottobre 2018

di Mauro Introzzi 12 ott 2018 ore 06:58 Le news sul tuo Smartphone

Carige, bond entro fine anno. Prima la cessione degli Npl (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico riporta i risultati del primo cda di Banca Carige realmente operativo dall’insediamento del nuovo amministratore delegato, Fabio Innocenzi, e del presidente, Pietro Modiano, alla guida della banca. Secondo quanto risulta al Sole24Ore le principali decisioni prese dal board all'indomani della sonora bocciatura di Fitch sono state tre: il via libera alla formalizzazione dell’accordo con Bain Capital Credit per la cessione 400 milioni di crediti utp (ossia unlikely to pay, le inadempienza probabili), l'ok all’emissione di un bond subordinato entro fine anno e infine l'auorizzazione alla possibilità di un’aggregazione.

I vertici della società hanno poi confermato la scadenza del 30 novembre per il varo del piano di rafforzamento e, sempre secondo quanto scrive Il Sole24Ore, sarebbe stata "avviata l'attività propedeutica all'operazione di cartolarizzazione con Gacs (garanzia statale) di circa 900 milioni di Npl, anche questa prevista entro fine anno".

 

Per l’Opec servirà meno petrolio (MF)

Il quotidiano finanziario riporta le ultime indicazioni dell'OPEC sulla produzione di petrolio. L'organizzazione ha rivisto al ribasso le stime sulla domanda di greggio per il biennio 2018-2019. L'OPEC ritiene che "le prospettive di crescita economica si stanno attenuando, in particolare nei mercati emergenti". Secondo quanto scrive MF, l’Opec ha poi alzato le sue previsioni riguardo la crescita delle forniture di petrolio nel 2018 dai Paesi non Opec, compresi gli Stati Uniti.

Intanto l’organizzazione ha colmato il calo di produzione dell’Iran dovuta alle sanzioni inflitte dal governo statunitense. Una situazione che  secondo alcuni analisti sarebbero la causa del recente aumento dei prezzi del petrolio.

 

Esselunga, quotazione o nuovi soci. Il carrello vale fino a 4,5 miliardi (Corriere della Sera)

La nota catena di supermercati Esselunga si affaccia sul mercato e vaglia alcune opzioni per il futuro. Il Corriere della Sera di oggi spiega che se dovesse essere quotata in Borsa, Esselunga potrebbe valere tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro.

Si legge nell'articolo che "al vaglio della dinastia ci sarebbero anche delle possibili intese con i gruppi industriali internazionali: in casa Esselunga si inizierà a valutare le prospettive in occasione di un consiglio di amministrazione con il presidente Vincenzo Mariconda, la vicepresidente Marina Caprotti, la più giovane dei figli del fondatore e il marito Francesco Moncada".

Il marchio ha affidato alla boutique d'affari francese Zaoui & co il compito di ipotizzare un'entrata in Borsa della società.

 

Fila non si ferma: "ora l’aumento e in primavera altre acquisizioni” (La Repubblica)

La Repubblica racconta quali saranno i prossimi passi di Fila, all'indomani dell'acquisizione del colosso statunitense Pacon.

L'amministratore delegato Massimo Candela afferma che Fila sarà pronta a discutere su nuove acquisizioni dalla prossima primavera.

L'aumento di capitale di 100 milioni di euro dovrebbe essere completato entro la fine dell'anno.

Nel frattempo, i dirigenti di Pacon hanno chiesto agli azionisti di partecipare alla transazione, dicendo che sono pronti a sottoscrivere titoli per oltre 2 milioni di euro.

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