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Rassegna stampa economica del 9 maggio 2016

di Mauro Introzzi 9 mag 2016 ore 08:54 Le news sul tuo Smartphone

Perché Atene può dare ancora dispiaceri (Plus - Il Sole24Ore)
L’inserto settimanale del quotidiano economico indica che è tornato d’attualità il rischio Grexit, con i rendimenti dei bond ellenici che son tornati a crescere, con una curva invertita tra biennale e decennale.
Nelle prossime ore si riuniranno i ministri delle Finanze dei 19 Paesi dell’Eurozona per cercare di scongiurare l’ennesima crisi. L’oggetto della discussione sarà il raggiungimento di un accordo sulla prima revisione del terzo programma di aiuti alla Grecia.
Alla base di nuovi problemi ci sono questioni vecchie: le difficoltà nel rapporto fra Atene e le istituzioni creditrici sono tornate tutte a galla. Christine Lagarde, direttore generale del Fmi, ha messo addirittura in forse i dati sull’avanzo primario 2015.

Frontiera blockchain (Milano Finanza)

Il settimanale finanziario ha messo sotto la lente la blockchain, la tecnologia nata con i Bitcoin che può  rivoluzionare l'informatica finanziaria, tagliando costi e offrendo trasparenza.
La blockchain è un database distribuito, cioè non localizzato su un singolo server o computer ma su un network di sistemi informatici interconnessi, tutti di pari livello. Ogni sistema è detto nodo e contiene una lista in continua crescita di tutte le transazioni effettuate nell'intero sistema. Ogni nuova transazione effettuata in un nodo contiene una traccia codificata delle transazioni precedenti e deve essere approvata come valida dai nodi vicini, a cui viene trasmessa con un apposito software. La transazione viene poi diffusa a tutti i nodi, dove può essere verificata in ogni momento. Al momento la prima e unica blockchain attiva è quella dei Bitcoin. Il sistema garantirebbe trasparenza e sicurezza superiore a un database centralizzato gestito da una parte terza.

Tassi extra bassi, l’Italia studia il bond matusalemme a 50 anni (Corriere della Sera)

Il quotidiano scrive che il Tesoro starebbe studiando un’obbligazione della durata di 50 anni mentre un altro stato, l’Irlanda, ha recentemente confezionato e venduto in privato un pacchetto di debito rimborsabile fra cent’anni. Volumi in gioco 100 milioni, rendimento all’emissione appena 2,35% l’anno: un tasso d’interesse più basso di quello dei titoli pubblici a 30 anni degli Stati Uniti, presumibilmente insensato oppure sintomo che il misterioso prestatore prevede inflazione più o meno zero più per sempre. Sembra passato un secolo da quando l’Irlanda versava nell’ala di terapia intensiva del Fondo monetario, ma sono meno di 4 anni.
Ora anche l’Italia sta pensando a un bond di lunghissima durata. Per certi aspetti ci si prepara in modo più audace di Dublino: anziché piazzare pacchetti di debito in privato, il governo di Roma vuole rivolgersi pubblicamente al mercato dei capitali con Btp cinquantennali. Lo ha appena fatto il Belgio, un altro Paese ad alto debito dell’area euro.

Veneto con Vicenza: la fusione popolare che solo Atlante può far decollare (Affari & Finanza - La Repubblica)

L’inserto economico de La Repubblica scrive che il Fondo Atlante starebbe pensando di integrare Veneto Banca e la Popolare di Vicenza. L'aumento di capitale da un miliardo di euro della banca di Montebelluna dovrebbe essere sottoscritto solo parzialmente dal mercato e il resto finirà in pancia al fondo di Quaestio, già totale sottoscrittore dell'operazione di ricapitalizzazione della Popolare di Vicenza. Così, secondo quanto riporta l'inserto, Atlante potrebbe pensare ad aggregare le banche per rilanciarle.

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