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Rassegna stampa economica dell'8 dicembre 2014

di Mauro Introzzi 8 dic 2014 ore 08:14 Le news sul tuo Smartphone

Le clausole CACS e le tutele dei risparmiatori (Plus - Il Sole24Ore)
L'inserto settimanale del Sole24Ore analizza in profondità il significato e le conseguenze che le cosiddette CACS avranno sui titoli del debito pubblico e sui risparmiatori italiani. Queste Clausole di Azione Collettiva, attive dal 2013 e frutto della normativa Ue nell'ambito del trattato che ha previsto il fondo “Salva stati”, introducono la possibilità per uno Stato di rinegoziare il proprio debito in modo ordinato. Le clausole prevedono un meccanismo rapido per far fronte a una ristrutturazione del debito, attraverso un accordo con una maggioranza (il 75%) dei creditori, di modo che la modalità fissata valga per tutti coloro che hanno titoli del debito pubblico dello stato interessato. Dunque i due elementi caratteristici delle CACS sono la necessità di uno stato di crisi e un accordo con i creditori per la modifica delle condizioni di restituzione.
La domanda se i risparmiatori italiani, tradizionalmente orientati verso i titoli di Stato nazionali, saranno più o meno garantiti da questo tipo di clausole deve tener conto appunto del fatto che sono da attivare. La questione quindi non sono le clausole, che di per sé non aggiungono rischiosità ai titoli. Insomma, se un Paese va in default non lo fa perché ha emesso titoli di Stato con le CACS e al momento i risparmiatori non sembrano granché spaventati.

Unicredit: la svolta verso l'hi-tech (CorrierEconomia - Corriere della Sera)

L'inserto settimanale del Corriere della Sera riporta le parole di Roberto Nicastro, il direttore generale di Unicredit, sulla strategia digitale dell'istituto. La banca ha avviato un profondo mutamento della sua struttura tramite il progetto Trasformazione Digitale, a cui sono stati destinati 1,5 miliardi di euro per 5 anni: una cifra importante, considerando che le architetture digitali, al netto del layout linguistico, saranno disponibili in modo uniforme in tutti i paesi in cui Unicredit è presente. Nicastro indica che le direttrci sui cui si è sviluppato il progetto sono la volontà di arricchire l'esperienza del cliente e la semplicità.

Saipem ai minimi, fondi pronti all'assalto (Affari & Finanza - La Repubblica)

L'inserto del quotidiano fa il punto della situazione su Saipem dopo che l'annullamento del gasdotto South Stream (che valeva contratti per 2,4 miliardi di euro) e la prevedibile frenata delle nuove esplorazioni, ha penalizzato fortemente il titolo. Ciò ha però risvegliato l'interesse dei grandi fondi internazionali sul gruppo: gli investitori sarebbero ora pronti a mettersi in fila con l'advisor Credit Suisse per rilevare il pacchetto di maggioranza della società di ingegneria, il 42% del capitale che Eni ha deciso di mettere in vendita entro il 2015. Una quota che ai massimi storici di 40 euro per azione valeva 7,5 miliardi di euro mentre ora si è ridotta a meno di 2: un crollo causato soprattutto da 2 profit warning in poco più di un anno innescati dalle inchieste della Procura di Milano su presunte tangenti pagate in Algeria che ha portato i manager a dover svalutare fortemente molti contratti.

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