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Rassegna stampa economica del 6 settembre 2017

di Mauro Introzzi 6 set 2017 ore 07:04 Le news sul tuo Smartphone

Fincantieri, verso alleanza Italia-Francia sulle navi militari (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico scrive che la soluzione all’impasse tra Fincantieri-Stx potrebbe passare per un’alleanza ad ampio raggio che include anche le attività militari. A confermare questa ipotesi ci ha pensato ieri il ministro francese della Difesa, Florence Parly, che ha dichiarato che si sta lavorando per costruire un’alleanza tra le industrie navali militari francesi e italiane con l’ambizione di creare un leader mondiale del settore.

Sul tema, secondo quanto risulta al Sole24Ore, “si sarebbe tenuta ieri al ministero dello Sviluppo Economico una riunione tecnica con il titolare del dicastero, Carlo Calenda, alla quale avrebbero partecipato, tra gli altri, anche l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, e il presidente di Leonardo, Gianni De Gennaro”. L’obiettivo del summit è stato quello di “mettere sul tavolo priorità e nodi dei dossier che coinvolgono i due paesi”.


Npl, Unicredit vara il progetto Firenze (MF)

Secondo quanto scrive MF, Unicredit sta mettendo sul mercato la seconda tranche di sofferenze. Dopo aver chiuso il progetto Fino, del valore di 17,7 miliardi di euro, l’istituto di Mustier collocherà un portafoglio compreso tra gli 1 e gli 1,5 miliardi di euro, con crediti principalmente chirografari e una parte di ipotecari nell’ambito di un progetto ribattezzato “Firenze”. 

Per rilevare questi crediti ci sarebbero già potenziali investitori, come Pimco e Fortress, già controparti della precedente operazione Fino.

Secondo MF la dismissione dovrebbe chiudersi entro fine anno, “consentendo così a Unicredit di registrarne il beneficio in bilancio con un’ulteriore miglioramento del npl ratio”.


Banca Carige, l’aumento fa litigare i soci. E Volpi sfiducia Bastianini (Corriere della Sera)

Il quotidiano scrive di un braccio di ferro che si sarebbe consumato in seno al consiglio di amministrazione di Banca Carige, lo scorso 3 agosto, sulle modalità di esercizio dell’aumento di capitale da 560 milioni di euro. Da un lato il neo amministratore delegato Paolo Fiorentino, dall’altro gli amministratori della banca genovese. Il primo puntava ad ottenere il massimo di flessibilità per il rafforzamento patrimoniale (in casi estremi anche escludendo gli attuali soci), dall’altro diversi consiglieri - a cominciare da quelli espressi dal primo azionista e vice presidente Vittorio Malacalza - contestavano l’esclusione del diritto di opzione.

Secondo il Corriere “alla fine si è trovato il compromesso”: in via principale si procederà con diritto di opzione ma in subordine si potrà procedere all’aumento con esclusione del diritto, per casi specifici e previa nuova delibera consiliare.

Nelle scorse ore, intanto, il secondo socio della banca - Gabriele Volpi - ha avanzato la proposta di rimuovere dal board l’ex ceo Guido Bastianini.

 

Generali prenota un posto nel cda di Mps (La Repubblica)

Il quotidiano indica che Generali punterebbe ad avere una presenza nel consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena. Non sarebbe ancora chiaro in che forme e con quanti consiglieri ma secondo La Repubblica “le parole del numero uno del Leone di Trieste, pochi giorni fa a Cernobbio, sono suonate come una conferma indiretta”. 

Philippe Donnet, dalle rive del Lago di Como, ha dichiarato che il gruppo si concentrerà sul suo ruolo di secondo azionista nell’istituto senese. Dopo la conversione del bond subordinato, infatti, il Leone di Trieste è il secondo socio di Mps con una quota del 4,3%.

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