NAVIGA IL SITO

Rassegna stampa economica del 5 aprile 2016

di Mauro Introzzi 5 apr 2016 ore 09:42 Le news sul tuo Smartphone

Eni, negoziati in corso su Egitto e Mozambico (Il Sole24Ore)
Il quotidiano economico scrive quanto emerso ieri nel corso dell’Investor Day di Eni. Il numero uno della società, Claudio Descalzi, ha confermato la volontà del gruppo di alleggerirsi nell’Area 4 del Mozambico e nel giacimento egiziano di Zohr. Il manager ha detto che il gruppo ha già delle negoziazioni in corso al momento. Negoziazioni che sono basate sul lungo termine: non con il petrolio sui 40 dollari al barile di adesso ma su uno scenario a 65 dollari al 2019.
Il gruppo ha così ribadito la direzione individuata nel piano presentato a Londra e le nuove dismissioni per 7 miliardi da mettere in campo entro il 2019 (da aggiungere ai 7 degli 8 miliardi del vecchio piano già centrati nel 2015), puntando sulla strategia del dual exploration: la diluizione delle partecipazioni in quelle scoperte in cui l’Eni ha il controllo tra l’80% e il 100% e quindi può ridimensionare la propria presenza, pur conservando il ruolo di operatore.

Mediaset-Vivendi entro il weekend (MF)

Secondo il quotidiano finanziario l'affare tra Mediaset e Vivendi sarebbe in dirittura d'arrivo e l'accordo atteso e preannunciato da mesi è alle battute finali. Le società stanno delineando i termini dell'operazione: avrà un fulcro industriale centrato su Premium, che il Biscione potrà deconsolidare. Uno dei nodi caldi resta proprio la valutazione di Premium. La pay tv fondata nel 2005 non ha mai chiuso un bilancio in utile, richiede investimenti rilevanti.
Una volta definito il valore di Premium (i broker stimano una forchetta di 750-800 milioni), si potrà poi capire l'eventuale concambio azionario che Vivendi e Mediaset stanno prevedendo, perché i francesi non vogliono pagare cash.
Il progetto della possibile integrazione prevede poi la creazione di una piattaforma comune online anti-Netflix e la nascita di una società per la produzione di contenuti.

Carige, via all’esame dell’offerta Apollo (Corriere della Sera)

Il quotidiano scrive che Carige, che ieri ha riunito per la prima volta il nuovo consiglio di amministrazione, ha iniziato ad esaminare l'offerta del fondo statunitense Apollo per rilevare i non performing loan contestualmente a un aumento di  capitale riservato di 500 milioni di euro. Secondo il nuovo numero uno Giuseppe Tesauro la proposta va valutata esaminando due aspetti: la cessione dei crediti deteriorati e la governance legata all’aumento di capitale che nei termini presentati da Apollo porterebbe il fondo ad avere la maggioranza. Due fattori che dovranno poi trovare un momento di sintesi. Secondo quanto scrive il Corriere per il momento Apollo avrebbe scelto il basso profilo e starebbe aspettando di capire il modo migliore per approcciare il cda appena insediato senza provocare un’altra alzata di scudi dal primo azionista.
Nei giorni scorsi era trapelato che l’offerta non è ostile e che l’intento non è speculativo ma a medio e lungo termine. In più, nel progetto che perseguirebbe Apollo con la creazione di un polo bancario insieme con le quattro good bank oggi in cessione, Carige sarebbe l’aggregante e non l’aggregata.

Il risiko delle tlc fa tremare i mercati (La Repubblica)

Il quotidiano scrive del terremoto che ha fatto franare i titoli del settore telefonico in tutto il Vecchio Continente. Le mancate nozze tra Orange (-6,1% in Borsa) e Bouygues Telecom (-13,8%) oltre a colpire i corsi delle società interessate, hanno avuto un effetto domino su rivali come le connazionali Iliad (-15%) e Numericable- Sfr (-18%), ma anche in Italia su Telecom Italia (-3,8%), in Germania su Deutsche Telekom (-1%) fino ad arrivare alla russa Vimpelcom (-1,9%) che tra le altre cose controlla Wind.
In un momento in cui l’Antitrust europeo sta utilizzando una linea molto dura per ostacolare le concentrazioni a tutela dei consumatori, l’esempio francese era visto da molti come il caso che avrebbe dimostrato a Bruxelles che un consolidamento è necessario per la salute dell’industria.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: rassegna stampa