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Rassegna stampa economica del 31 maggio 2016

di Mauro Introzzi 31 mag 2016 ore 07:10 Le news sul tuo Smartphone

Poste, decreto per la nuova tranche sul mercato (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico scrive che è atteso nelle prossime ore l’esame del consiglio dei ministri del Decreto della presidenza del consiglio per la cessione di una seconda tranche di Poste Italiane. Il Tesoro, azionista della società guidata da Francesco Caio con una quota del 64,7%, ha deciso di uscire dal capitale di Poste in due fasi. Uno primo step prevede il conferimento del 35% del capitale alla Cassa depositi e prestiti attraverso un aumento di capitale. Un secondo il collocamento sul mercato della quota residua della società, pari al 29,7% del capitale.

Il ministero punta a realizzare l’operazione entro l’autunno, anche se bisognerà ovviamente tenere conto dell’andamento dei mercati. 

 

Yellen raffredda la corsa all’oro (MF)

Il quotidiano finanziario evidenzia come l’intenzione della Federal Reserve di alzare ancora i tassi americani ha indotto i fondi hedge ad alleggerire le posizioni sull’oro. Secondo i dati Bloomberg alla data del 24 maggio le posizioni nette in acquisto (long) dei fondi hedge sui future e sulle opzioni sul metallo prezioso risultavano del 26% inferiori rispetto a quattro settimane prima. 

Un aumento dei tassi rende meno conveniente detenere oro, che è pur sempre un bene fisico. E con i tassi sottozero, che sono sinonimo di deflazione, un bene fisico offre un rendimento reale positivo. Ma ciò non è più vero se i tassi ricominiciano a salire.

 

Atlante fa il bis, interviene anche in Veneto Banca (Corriere della Sera)

Il quotidiano scrive che dopo la Popolare di Vicenza, il Fondo Atlante si starebbe preparando a prendere il controllo anche di Veneto Banca. L’istituto di Montebelluna rischia di non raccogliere presso il mercato un consenso tale da consentire che l’operazione di aumento di capitale da 1 miliardo con il conseguente sbarco in Borsa possa avere successo. Così tra oggi e domani potrebbe essere sottoscritto il contratto di sub-garanzia tra Atlante e il consorzio di garanzia guidato da Banca Imi.

Ieri un lungo consiglio di Veneto Banca ha discusso fra l’altro la forchetta di prezzo alla quale si tenterà lo sbarco in Borsa: l’intervallo dovrebbe essere di 0,10 - 0,50 euro, ma secondo le stime degli analisti nemmeno al prezzo minimo di 0,1 euro per azione la valutazione di Veneto Banca post-aumento sarà superiore a quella di altri istituti simili, più sani. 

 

Consob perquisisce uffici di Mediobanca per la contro Opa Rcs (La Repubblica)

Nei giorni scorsi Consob e Guardia di Finanza hanno perquisito gli uffici di Mediobanca per raccogliere documentazione sulla genesi della contro Opa promossa da Andrea Bonomi, Mediobanca, UnipolSai, Diego Della Valle, e Pirelli. Il quotidiano scrive che sotto i riflettori sarebbero finite alcune dichiarazioni dell’amministratore delegato Alberto Nagel, apparse incoerenti e contraddittorie. Piazzetta Cuccia, nonostante le dichiarazioni iniziali del suo numero uno, non solo è advisor dell’operazione ma vi partecipa in prima persona apportando le proprie azioni Rcs (6,2%) al veicolo che lancerà l’Opa, contribuendo con altri soldi all’acquisto di azioni Rcs che arriveranno sempre attraverso l’Opa oltre a essersi resa disponibile a sottoscrivere pro quota un nuovo aumento di capitale da 150 milioni a favore di Rcs.

Sotto la lente ci sarebbero anche le scatole lussemburghesi costituite da Andrea Bonomi di Investindustrial.

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