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Rassegna stampa economica del 30 novembre 2017

di Mauro Introzzi 30 nov 2017 ore 06:58 Le news sul tuo Smartphone

Npl, la Bce difende la stretta ma resta l’ipotesi del rinvio (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico aggiorna sulla prossime mosse della vigilanza Bce. Dopo che nei giorni scorsi il parlamento europeo e il consiglio europeo avevano espresso l’opinione che Francoforte, nel proporre regole per i nuovi Npl (accantonamento totale in due anni per i crediti non garantiti e in sette anni per quelli garantiti) aveva superato il limite del suo mandato, ieri la Bce ha ribadito di aver agito nei limiti delle sue competenze di supervisore delle banche dell’eurozona.

Il Sole24Ore indica che si tratta di una questione particolarmente sentita in Italia dove si concentra un quarto circa dei crediti deteriorati dell’eurozona e dove si teme che le stesse regole ora proposte per i nuovi Npl possano essere poi estese alle consistenze. 

 

I timori di Bankitalia sui bitcoin: ‘Le criptovalute? Soggette a crisi’ (Corriere della Sera)

Il quotidiano riporta le parole della Banca d’Italia sul tema delle criptovalute. Ieri, in un’audizione al Parlamento, il vicedirettore generale di Banca d’Italia Fabio Panetta ha dichiarato che il bitcoin è un contratto vulnerabile a crisi di sfiducia, che possono essere repentine. Poi l’ennesimo accostamento alla bolla dei tulipani in Olanda di qualche secolo fa.

Il Corriere riporta anche le recenti dichiarazioni del vicepresidente della Bce, Vitor Constancio, che ha evidenziatore si tratta di un asset molto particolare: “considerando gli sviluppi del suo prezzo, per definizione, va considerato una asset speculativo. Gli investitori si stanno prendendo un rischio comprando a simili prezzi”

Più perentorio il premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz per cui il bitcoin “dovrebbe essere vietato”.

 

L’Alfa Romeo torna in pista subito Formula 1, poi in borsa (La Repubblica)

Il quotidiano scrive del ritorno in Formula 1, e del successivo sbarco in borsa, di Alfa Romeo. La casa del biscione torna in pista grazie all’accordo con Sauber dopo averla lasciata nel 1985. Al Mondiale 2018 ci sarà dunque un’altra scuderia italiana, oltre alla Ferrari.

Secondo La Repubblica questo potrebbe essere il primo passo verso un futuribile spin off di Alfa Romeo e di Maserati, che avverrà - per voce dello stesso amministratore delegato di FCA Sergio Marchionne, “quando avranno il muscolo per reggersi da sole”.

Secondo il quotidiano il destino di Alfa Romeo sarà certamente uno dei nodi del futuro piano industriale 2018- 2022 che Marchionne illustrerà in primavera. 

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