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Rassegna stampa economica del 26 novembre 2014

di Mauro Introzzi 26 nov 2014 ore 08:31 Le news sul tuo Smartphone

Starace (Enel): 'L'innovazione elettrica italiana è un modello per conquistare nuovi mercati all'estero' (Il Sole24Ore)
Il quotidiano economico ha intervistato Francesco Starace, numero uno di Enel dal maggio scorso. Il manager ha disegnato la strategia del gruppo per i prossimi mesi: il gruppo intende ripartire dall'Italia e dai punti di forza che il gruppo ha nel paese (reti intelligenti, tecnologie delle rinnovabili, ma anche un modello di razionalizzazione degli investimenti e di taglio dei costi) per vincere le nuove sfide della globalizzazione. Enel, nel 2016, lancerà un contatore digitale ancora più evoluto, capace di dare ancora più servizi agli utenti. Un modello che sarà poi esportato in Spagna e America Latina.
Sul fronte del bilancio l'indebitamento, atteso a 39,4 miliardi a fine anno, non spaventa più di tanto. Il manager si prepara a declinare nel piano industriale che sarà presentato a marzo la sua strategia: si punta a ottenere maggiori flussi di cassa, e l'azione farà perno su dismissioni (Slovacchia e Romania) e sulla capacità della nuova organizzazione del gruppo di razionalizzare gli investimenti e ridurre quelli sinora dedicati alla manutenzione, per liberare almeno 1,6 miliardi di liquidità aggiuntiva tra il 2015 e il 2016.

Bonifiche Ferraresi cambia pelle (MF)

MF ha dato ampio risalto alle nuove linee strategiche di Bonifiche Ferraresi, società quotata a Piazza Affari e attiva nella coltivazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Secondo il quotidiano finanziario l’azionista di riferimento BF Holding, che detiene il 60,38% della società, starebbe studiando il progetto di trasformare l’azienda in un polo agricolo per eccellenza, con una produzione maggiormente orientata al consumatore finale. Di conseguenza, l’attività dovrebbe comprendere anche la trasformazione in proprio di materie prime agricole in prodotti pronti per il consumo e la distribuzione di prodotti a marchio proprio.
Secondo MF il nuovo piano industriale dovrebbe essere pronto già per la fine del 2014.

Stop del Governo al canone Rai in bolletta (Corriere della Sera)

Il quotidiano, sul tema del canone in bolletta, scrive che fonti di Palazzo Chigi hanno dato per improbabile l’ipotesi, circolata nell’ultima settimana, che il canone Rai possa essere riformato con un emendamento all’attuale manovra (e ridotto nella sua entità) e abbinato al pagamento della luce con l'inserimento in bolletta. In mattinata il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, aveva dichiarato che la riforma del canone ci sarebbe stata e sarebbe partita da gennaio prossimo (tenendo fuori le seconde case). Il canone, secondo il sottosegretario, avrebbe dovuto essere ridotto di oltre il 40% rispetto ai 113 euro pagati nel 2014, attestandosi dunque tra i 60 e i 65 euro. Ciò avrebbe permesso di recuperare circa 600 milioni di euro.
Ma ha vinto la linea - del premier Renzi - di non complicare la vita ai cittadini, che avrebbero dovuto misurarsi col rompicapo delle seconde case intestate a familiari e rimaste sfitte.

Antitrust: “Sì a Telecom-Metroweb ma solo con vincoli severi”. Telefonica, 6 miliardi da vendita O2 (La Repubblica)

Il quotidiano riporta le ultime novità sul mondo delle tlc. Nelle scorse ore il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella è intervenuto sull’ipotesi di integrazione tra Telecom e Metroweb. Il numero uno dell'Authority ha dichiarato che un caso come quello "meriterebbe una valutazione particolarmente seria da parte nostra, ma potrebbe essere adottato con condizioni molto severe come quelle del caso Unipol-Fonsai, a cui abbiamo imposto la vendita di asset e un tetto del 30% a livello provinciale della quota di mercato".
Nel frattempo l'amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano, è tornato a smentire la possibilità di un aumento di capitale per finanziare l’acquisizione di Oi in Brasile.
Il settore rimane comunque in fermento, come dimostrano le trattative tra la spagnola Telefonica e l’inglese British Telecom per l’assorbimento dell’operatore mobile O2 da parte della seconda. Le indiscrezioni parlano di 6 miliardi in contanti e del 20% in azioni Bt destinate alla compagnia spagnola.

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