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Rassegna stampa economica del 22 maggio 2017

di Mauro Introzzi 22 mag 2017 ore 06:58 Le news sul tuo Smartphone

Tra gli italiani prevale la paura di investire (Plus - Il Sole24Ore)

L’inserto settimanale del quotidiano economico commenta un sondaggio che ha commissionato a Ipr Marketing sul rapporto tra gli italiani e gli investimenti. Dall’indagine emerge che in questo periodo i nostri concittadini sono accumunati da una diffidenza generalizzata verso gli investimenti. La maggioranza degli intervistati, infatti, mostra un deciso orientamento verso la liquidità. Quello che emerge, lo mette in evidenza anche Ruggero Bertelli, professore all’Università di Siena, è “una scarsa differenziazione delle risposte per le differenti classi di età. E questo conferma il principio per cui le distorsioni cognitive non hanno età, sesso, cultura, ma sono uguali per tutti”.

Secondo Plus una notizia buona è che nessuno, o quasi, quando si parla di liquidità, pensa al classico materasso. E qui sono i giovani i più refrattari a tenersi soldi in casa: solo il 2%, contro il 10% degli over 55. 


Come sarà Mps di Stato (Milano Finanza)

Su Milano Finanza da segnalare, a pagina 13, un articolo in cui si ricostruisce come potrebbe diventare Monte dei Paschi di Siena dopo l’ingresso nel capitale dello Stato.

Secondo il settimanale è infatti in arrivo l’accordo con l’Unione Europea sul salvataggio. Poi la palla dovrebbe passare al Tesoro che, nella prima metà di giugno, definirà l’applicazione del burden sharing e la sottoscrizione delle azioni. Nel frattempo Mps dovrà risolvere il problema delle perdite pregresse visto che la normativa europea impone che la ricapitalizzazione precauzionale di matrice statale non possa essere utilizzata per coprire perdite pregresse o ipotizzabili in futuro ma solo per “far fronte alle carenze di capitale stabilite nelle prove di stress”.

Secondo il settimanale l’istituto procederà a azzerare il patrimonio, per poi ricostituirlo attraverso un aumento di capitale di un valore molto vicino agli 8,8 miliardi indicati dalla Bce. Il Tesoro dovrebbe diventare azionista di maggioranza con una quota superiore al 70%. Il resto andrà agli ex obbligazionisti subordinati.

Per chi era invece azionista sembra che, secondo quanto riporta Milano Finanza, l’effetto diluitivo dell’aumento di capitale dovrebbe essere intorno al 98%.

 

La mossa di Cimbri spezza il sogno Creval. La fusione con BPER torna in alto mare (Affari & Finanza - La Repubblica)

Secondo l’inserto economico settimanale de La Repubblica la mossa di Unipol di salire dal 5% al 9,9% del capitale di BPER Banca potrebbe aver cambiato lo scenario del risiko bancario. 

Così le possibilità di una fusione con il Creval, dato come molto vicino all’istituto popolare dell’Emilia Romagna, potrebbero essere svanite. E la banca valtellinese sarebbe sempre già sola, dopo il rifiuto della Popolare di Sondrio a un’integrazione.

A nulla sono servite le indicazioni di Carlo Cimbri: il numero uno di Unipol ha spiegato che si tratta di un investimento finanziario e che la quota stabile rimane al 5%.

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