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Rassegna stampa economica del 20 ottobre 2014

di Mauro Introzzi 20 ott 2014 ore 08:24 Le news sul tuo Smartphone

Oro: il metallo giallo è un'assicurazione contro il rischio (Plus - Il Sole24Ore)
L'inserto del sabato del Sole24Ore ha analizzato l'andamento dell'oro nel mese di ottobre, un periodo decisamente nefasto per le borse. Il rimbalzo delle quotazioni del metallo prezioso è andato di pari passo con il netto calo di Wall Street. Una sorta di nuovo ruolo di bene rifugio, decorrelato rispetto ad altri investimenti e quindi pronto a far la propria parte qualora la situazione dovesse nuovamente precipitare.
In queste settimane il nervosismo degli investitori è aumentato visto che le valutazioni non sono più economiche come un tempo e perché il futuro del Vecchio Continente è tornato a preoccupare. Per gli esperti, quindi, è opportuno avere una quota di portafoglio in oro per fronteggiare le tempeste sui mercati.

Banche; chi è pronta per il test (Milano Finanza)
Il settimanale finanziario fa il punto della situazione sul comparto bancario a circa una settimana dalla pubblicazione degli stress test della Bce: il prossimo 26 ottobre l'istituto centrale del Vecchio Continente pubblicherà i risultati di Asset Quality Review e Stress Test su 130 banche europee. Secondo il settimanale si aprirà poi una nuova fase per il settore: chi uscirà vincitore potrà tornare a prestare a pieno regime. Nel frattempo potrebbero avviarsi nuovi processi di fusione e acquisizione per aumentare la redditività degli istituti, in molti casi inferiore al costo del capitale.
Secondo gli studi di Mediobanca le prime 34 banche europee avrebbero un deficit di 16 miliardi (ma 11 son relativi alla britannica Rbs). Tra le italiane solo Mps potrebbe avere un deficit patrimoniale (ma molto lieve). Rischia anche Carige.

Fca, Marchionne cerca partner per arrivare tra i primi 5 (CorrierEconomia - Corriere della Sera)
L'inserto economico del Corriere della Sera analizza le prossime probabili mosse di Fiat Chrysler Automobiles. Con la fusione tra Fiat e Chrysler è nato un gruppo con 300mila dipendenti, 159 stabilimenti, 78 centri di ricerca e sviluppo, 150 paesi con cui Fiat intrattiene rapporti commerciali, 4,4 milioni di vetture immatricolate e 87 miliardi di fatturato. Il tutto investendo non più di 4,5 miliardi di dollari, mentre Mercedes nel 1998 pagò Chrysler staccando un assegno da 36 miliardi di dollari.
Ora, dopo la quotazione del gruppo a Wall Street, FCA sta integrando industrialmente le varie anime della società e studiando le strategie future. La scommessa più importante è quella di Alfa Romeo. Ma per arrivare tra i primi 5 al mondo i vertici sanno che sarà necessario arrivare ad una ulteriore alleanza.

La volatilità delle Borse e i dubbi delle matricole (Affari & Finanza - La Repubblica)
L'inserto del quotidiano fa il punto della situazione sui collocamenti a Piazza Affari: mentre è in corso l'ipo di Fedrigoni sono pronte ai blocchi di partenza Favini e Ovs (per quest'anno) e Sorgente Res, Massimo Zanetti Beverage e gli aeroporti di Bologna e Catania (il prossimo anno). Ed era altissima l'attesa per l'Ipo di Poste Italiane, che avrebbe portato nelle casse dello Stato circa 4 miliardi di euro.
Ma dopo questo rovinoso ottobre (che ha visto bruciare miliardi di euro di capitalizzazione) sono in molti a tirare il freno a mano e a riflettere sull'opportunità o meno di confermare le loro Ipo: troppo nervosismo sul mercato, troppa volatilità nei valori e troppo incertezza su ciò che si aspetta dietro l'angolo.

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