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Rassegna stampa economica del 18 gennaio 2017

di Mauro Introzzi 18 gen 2017 ore 07:14 Le news sul tuo Smartphone

Unipol: ‘Bene il 2016, siamo oltre le stime del piano industriale’ (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico riporta le indicazioni pronunciate da Carlo Cimbri al World Economic Forum. L’amministratore delegato di Unipol ha dichiarato che per il gruppo assicurativo il 2016 “è stato il primo anno di piano industriale ed è perfettamente in linea con quanto avevamo programmato, anzi un pochino meglio”. Il manager ha poi indicato che i vertici sono attenti a quello che succede quanto a possibili aggregazioni.

Sui lavori in corso ai piani alti del gruppo, Cimbri ricorda che “Finsoe ha avviato l’attività per potersi sciogliere e quindi in questo senso accorciare la catena e da quello che so dovrebbe chiudersi entro quest’anno”.

 

Bankitalia: c’è la svolta su Mps (MF)

Il quotidiano finanziario riprende le parole sul settore bancario pronunciate dal capo del dipartimento vigilanza della Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo, in un’audizione di fronte alle commissioni Finanze congiunte di Senato e Camera.

Secondo l’esponente di Via Nazionale con il decreto legge per la tutela del risparmio sono stati rimossi gli elevati rischi per il settore e la dotazione da 20 miliardi di euro è sufficiente. 

La somma non rappresenta un contributo a fondo perduto perché superata la fase contingente di difficoltà, la banca potrà vedere accresciuto il suo valore. E “nell’esperienza di altri Paesi lo Stato ha conseguito in più casi guadagni dai propri interventi”.

Su Mps Barbagallo ha detto che non sono noti con precisione i tempi che serviranno allo Stato per diventare in concreto azionista, anche perché bisognerà prima attendere l’ok della Commissione Ue al piano della banca. Un piano che potrebbe essere presentato a inizio febbraio.

 

Mediaset, la svolta parte da Premium (Corriere della Sera)

Il quotidiano scrive che oggi a Londra Mediaset presenterà la sua strategia al 2020. Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano il gruppo dovrebbe puntare su una pay-tv aperta ad altri operatori e sulla produzione di canali ad hoc che potranno essere acquistati da terzi. Un nuovo modello di business pay che si affianca a quello di tradizionale broadcaster e che fa leva sui contenuti, sull’espansione delle piattaforme di trasmissione e sullo sbarco all’estero. 

Per quanto riguarda la tv generalista si punta a una riorganizzazione grazie alla tecnologia per rendere tutti i contenuti fruibili subito on demand. Con una doppia formula: con o senza pubblicità. 

Per quanto riguarda Internet e la sfida a Netflix, l’idea è quella di utilizzare Infinity come base per la costruzione di una piattaforma europea.


Manovra bis, ultimatum Ue: ‘Decreto legge al più presto’ (La Repubblica)

Il quotidiano scrive che è arrivata ieri la missiva dell’Unione Europea che chiede di rispettare i vincoli sul debito. Bruxelles chiede delle misure di bilancio aggiuntive, pari allo 0,2% del Pil (3,4 miliardi di euro), per evitare l’apertura di una procedura per non aver rispettato il percorso di riduzione del debito, la excessive deficit procedure.

Il governo, secondo La Repubblica, punta a una manovra pari alla metà. Secondo il quotidiano la replica ufficiale ribadirà l’esistenza di fattori rilevanti che giustificano la dinamica del debito italiano, dalla incertezza internazionale alla bassa inflazione.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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