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Rassegna stampa economica del 16 novembre 2017

di Edoardo Fagnani 16 nov 2017 ore 07:53 Le news sul tuo Smartphone

Al Tesoro 2,8 miliardi da Eni ed Enav (Il Sole24Ore)

Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore il ministero dell’economia e delle finanze avrebbe inviato una lettera alla Cassa depositi e prestiti chiedendo a quest’ultima di rilevare una quota del 50,37% del capitale di ENAV e un partecipazione del 3,3% di ENI. Sulla base dell’attuale quotazione delle due società a Piazza Affari, il Tesoro potrebbe incassare risorse nell’ordine dei 2,8 miliardi di euro. “Una cifra non lontana dal target per il 2017 pari allo 0,2% del Pil (circa 3,5 miliardi) indicato nel Def”, ha precisato il quotidiano finanziario. Il Sole24Ore ha segnalato che “per il 22 novembre è convocato un consiglio di amministrazione della Cdp che dovrà esaminare la proposta”, con l’obiettivo di chiudere le due operazioni nel mese di dicembre.

 

Creval, Mediobanca studia nozze in valle (MF)

MF ha riportato la notizia che il Credito Valtellinese starebbe studiando l’ipotesi di procedere con un’aggregazione. Il quotidiano finanziario ha segnalato che i vertici dell’istituto avrebbero allargato il mandato affidato a Mediobanca nell’ambito dell’operazione di rafforzamento patrimoniale da 700 milioni di euro, includendo anche la ricerca di un partner strategico. Secondo MF non sarebbero ancora in corso trattative formali, anche se la pista più accreditata sarebbe quella di un’integrazione con la Popolare di Sondrio. L’operazione darebbe vita a un polo bancario con un centro nevralgico in Valtellina e “consentirebbe di unire realtà culturalmente affini”. MF ha ricordato che già in passato erano circolate voci di una possibile integrazione tra le due banche, ma non si era arrivati concretizzare alcuna operazione, “soprattutto perché Popolare di Sondrio ha sempre difeso orgogliosamente la propria autonomia”.

 

“Le banche centrali ci hanno salvato” (Corriere della Sera)

Il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista a Michael Spence, premio Nobel per l’Economia nel 2001. Secondo l’economista le mosse decise negli ultimi anni dalle banche centrali, in particolare il Quantitative Easing della BCE, hanno salvato l’economia, pur avendo ricevuto diverse critiche. Secondo Spence, la crescita del Pil italiano non è sufficiente, in quanto il prodotto interno lordo resta ancora sotto i livelli raggiunti nel 2007. “C’è bisogno di più crescita per colmare il divario e creare occupazione rispetto a dieci anni fa”, ha precisato l’economista. Spence ha segnalato che il settore della moda va bene, così come quello industriale, mentre le banche vanno ancora male; “credo che sia necessario un periodo di transizione verso l’hi-tech”, ha precisato l’economista.

 

La battaglia per salvare Carige scatta il pressing su Unipol (La Repubblica)

La Repubblica ha fornito un aggiornamento sulla situazione di Banca Carige, alle prese con l’avvio dell’aumento di capitale da 560 milioni di euro. Le preoccupazioni sul successo dell’operazione, infatti, hanno determinato un pesante scivolone del titolo a Piazza Affari nelle ultime sedute. Il quotidiano ha segnalato che i vertici della banca ligure starebbero cercando di convincere Unipol a partecipare all’operazione, una mossa che garantirebbe l’accordo del consorzio di garanzia e, quindi, la copertura dell’aumento di capitale. La Repubblica ha ricordato che la compagnia aveva “convertito i bond subordinati senior, garantendosi la possibilità di partecipare all’aumento”. Tuttavia, negli ultimi giorni i vertici di Unipol sarebbero diventati più freddi. Al contrario, la famiglia Malacalza ha ribadito l’intenzione di partecipare all’aumento, sottoscrivendo la quota di competenza, seguito a ruota da altri scoi importanti della banca.

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