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Rassegna stampa economica del 16 gennaio 2018

di Mauro Introzzi 16 gen 2018 ore 07:10 Le news sul tuo Smartphone

Marchionne: Fca non ha bisogno di partner (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico riporta le parole pronunciate da Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, a margine del salone dell’auto di Detroit. Il manager ha stigmatizzato come il rally di queste settimane in borsa sia stato innescato dal fatto che i risultati della società sono in linea con i programmi del 2014 e che il gruppo ha confermato i target per il 2018.

Marchionne ha poi detto che la società italoamericana non ha più bisogno di partner dopo aver azzerato il debito e livellato il gap di piattaforme con gli altri competitor. Il manager si è detto sempre “convinto che la mancanza di sinergie globali tra i costruttori sia un danno per l’industria dell’auto. Ma adesso abbiamo portato avanti la scelta di farci tutto in casa, con le nostre forze. E i risultati si vedono”.

 

Abi alla Ue: niente stretta sugli npl (MF)

Il quotidiano finanziario scrive che l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, ha segnalato alla Commissione Ue alcuni punti critici contenuti nelle proposte di Bruxelles sulla svalutazione dei crediti deteriorati derivanti da nuovi prestiti. 

L’associazione delle banche italiane ha fatto sapere “di non essere d’accordo con l’approccio Ue e ha sottolineato che le misure richiedono un’attenta considerazione a causa dei potenziali effetti distorsivi sull’allocazione efficiente delle risorse e sulla crescita economica”. Secondo quanto scrive MF, Abi ritiene che la svalutazione prudenziale del 100% neghi l’attività di gestione del rischio. 

Le conseguenze si farebbero sentire sull’economia in molti modi, in primis sui tassi dei prestiti ai clienti, che salirebbe perché il credito richiederebbe maggiore capitale regolamentare alle banche.

 

Matricole del Nordest: diciotto in lista d’attesa per Piazza Affari (Corriere della Sera)

Il quotidiano riporta le possibile Ipo a Piazza Affari per i prossimi mesi. Tra le matricole potrebbero esserci molte società del Nordest. Come - riporta il Corriere della Sera - la Came, della famiglia Menuzzo, che si occupa di sistemi di sicurezza/accesso e ha vinto importanti gare anche all’estero. O la Comas, che produce macchine per il packaging delle sigarette e fa capo a due famiglie, Zanini e Martin. O la Inglass, che fa stampi per l’industria dell’automotive ed è guidata dall’imprenditore Bazzo. Ed ancora la Dba, una società di engineering che si è quotata all’Aim nel novembre scorso, fa capo alla famiglia De Bettin e dà lavoro a qualche centinaio di ingegneri e la Duvetica Industrie fa imbottiti e piumini.

 

Alitalia, la vendita slitta dopo il voto (La Repubblica)

Il quotidiano scrive che è slittata a dopo le elezioni la decisione sulla vendita di Alitalia. Lo ha deciso ieri il Governo. 

La Repubblica evidenzia che, d’altra parte, i conti della compagnia aerea non vanno male: i ricavi dopo il più 1% del 2017 dovrebbero tenere anche nel 2018 e il prestito ponte di 900 milioni è rimasto sostanzialmente intatto. 

Il quotidiano ricorda che gli interessati alla società sono, in ordine di interesse reale verso la compagnia italiana, Lufthansa, easyJet, il fondo Cerberus, e a seguire Air France- Klm e Delta “che, al momento, ci sono giusto per infastidire l’asso pigliatutto tedesco”. 

I 3 commissari Laghi, Gubitosi e Paleari parleranno con tutti e ascolteranno quali sono - soprattutto - le proposte su network (anche nazionale) e numero di esuberi.

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