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Rassegna stampa economica del 16 gennaio 2017

di Mauro Introzzi 16 gen 2017 ore 06:55 Le news sul tuo Smartphone

Sono 54 i milioni che Poste rimborsa ai clienti per Irs (Plus - Il Sole24Ore)

L’inserto settimanale de il Sole24Ore scrive del collocamento dei fondi immobiliari da parte di Poste Italiane. Il gruppo guidato da Francesco Caio, a inizio degli anni 2000, aveva venduto alla clientela quattro prodotti immobiliari gestiti da società terze, incassando circa 47 milioni di euro. In particolare dal collocamento del fondo Invest Real Security (Irs) Poste ha guadagnato circa 15 milioni di euro. Adesso Poste, secondo quanto risulta a Plus24, sarebbero pronte ad andare incontro ai clienti che avevano sottoscritto nel 2003 quote di Irs. Secondo quanto ha potuto ricostruire Plus24, la cifra che adesso Poste dovrebbero sborsare per risarcire i 14mila sottoscrittori (circa il 67% di quelli iniziali) che hanno mantenuto in portafoglio fino alla scadenza le quote (2,8 in media cadauno), ammonta a circa 54 milioni.


Atlante si gioca tutto in Veneto (Milano Finanza)

Il settimanale mette in evidenza come l’offerta di transazione presentata ai soci di Pop Vicenza e Veneto Banca condizionerà non solo il destino delle due ex popolari venete avviate verso una rapida fusione ma anche il futuro del loro azionista, il fondo Atlante.

Oggi Pop Vicenza e Veneto Banca assorbono oltre la metà delle risorse che il sistema finanziario italiano ha versato nel fondo gestito dalla Quaestio sgr di Alessandro Penati (circa 3,4 sui 6 miliardi complessivi distribuiti in due veicoli).

Non c’è dubbio che presto banche e fondazioni cominceranno a fare i conti per valutare l’andamento della partecipazione.

 

Piazza Affari rilancia: Poste 2, Avio, Fs, la lista delle 10 debuttanti (CorrierEconomia - Corriere della Sera)

L’inserto settimanale economico del Corriere della Sera riporta la lista delle prossime Ipo a Piazza Affari. Secondo Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, i collocamenti in borsa per il 2017 sono numerosi. La prima sarà Telesia, a fine mese, al’AIM Italia. Poi c’è in lista Avio, Unieuro, DoBank (ex Unicredit Credit Management), Banca Farmafactoring, DeNora e Valvitalia. C’è poi la Compagnia Valdostana delle Acque e Luve. Infine si confida nei due colossi di Stato, Fs e Poste, che potrebbero raccogliere insieme oltre tre miliardi. 

Sono quindi una decina le matricole previste quest’anno sull’Mta, più alcune papabili come Kairos, Furla e (dall’Aim) l’Internet company Axélero. Non si quoterà invece prima del 2018, secondo fonti, la TwinSet del fondo Carlyle. Così come slitteranno forse al 2018 sia Eataly sia Valentino.

 

Ultimatum Ue all’Italia “Manovra correttiva di almeno 3,4 miliardi o procedura sul deficit” (La Repubblica)

Il quotidiano scrive che Bruxelles ha chiesto al governo italiano di aggiustare i conti pubblici: servirebbero circa 3,4 miliardi di euro, una manovra bis che vale lo 0,2% del Prodotto Interno Lordo. In caso contrario la Commissione europea è pronta una procedura d’infrazione per deficit eccessivo a carico dell’Italia per il mancato rispetto della regola del debito. 

Un commissariamento per diversi anni sulle scelte di politica economica che il governo Gentiloni - secondo La Repubblica - difficilmente potrà permettersi.

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