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Rassegna stampa economica del 15 settembre 2016

di Mauro Introzzi 15 set 2016 ore 07:15 Le news sul tuo Smartphone

Xavier Niel apre in Italia. Cattaneo: ‘Pronti alla sfida’ (Il Sole24Ore)

Secondo quanto riporta il quotidiano economico il gruppo tlc transalpino Iliad ha costituito tra fine luglio e inizio agosto due veicoli societari con sede a Roma: Iliad Holding Spa e Iliad Italia Spa, controllata al 100% dalla prima. Con questa mossa la società controllata da Xavier Niel getta le basi per lo sbarco in Italia, una strategia già ipotizzata da tempo.

Lo statuto prevede per ambedue le società ‘l’installazione, lo sviluppo e la gestione di apparati e impianti fissi e mobili, inclusi stazioni radio, antenne, collegamenti per comunicazioni… per fornire gestire, e commercializzare senza restrizioni di natura territoriale, servizi di comunicazione’ e ‘l’esecuzione di attività connesse o strumentali’.

Da parte sua l’ad di Telecom Italia, Flavio Cattaneo, ha ribadito di non essere preoccupato perché quello italiano è un mercato molto diverso da quello francese.

 

Saipem-Gazprom, nubi e schiarite (MF)

Il quotidiano finanziario aggiorna sul confronto Saipem - Gazprom: il prossimo 30 settembre riprenderà l’arbitrato per la cancellazione del gasdotto South Stream. E mentre va avanti la battaglia legale, in cui ballano risarcimenti per circa 760 milioni, il gruppo russo ha comunicato che ‘attraverso canali diplomatici, ha ricevuto il primo permesso dalle autorità turche per la costruzione della sezione offshore del gasdotto TurkStream, come parte delle procedure preliminari per riprendere il progetto’.

E il fatto che il percorso offshore della pipeline ricalchi per ben due terzi quello del vecchio South Stream (410 km su un totale di 660) rende Saipem la naturale candidata all’eventuale ricca commessa per la posa dei tubi.

 

Spending review, la sanità nel mirino. Tagli per 1,5 miliardi. Lorenzin si oppone (La Repubblica)

Il quotidiano scrive che il governo sta cercando nuove risorse dopo la frenata del Pil. L’ipotesi riportata da La Repubblica prevede una serie di tagli sulla sanità per 1,5 miliardi nella prossima legge di Bilancio.

In pratica il Fondo sanitario nazionale, oggi a quota 111 miliardi, rimarrebbe sostanzialmente stabile senza salire ai 113 miliardi previsti dall’ultimo Def quota che le Regioni avevano già reclamato lo scorso anno in attuazione delle precedenti intese.

Immediata l’opposizione del ministro Lorenzin, che rilancia mettendo in campo una “compensazione” in grado di mitigare l’intervento: una microtassa da 1 centesimo a sigaretta da cui recuperare 700 milioni da riversare al servizio sanitario per l’acquisto dei farmaci anti tumorali. 

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