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Rassegna stampa economica del 15 dicembre 2017

di Mauro Introzzi 15 dic 2017 ore 07:12 Le news sul tuo Smartphone

Murdoch cede e Disney rileva studios e pay tv (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico descrive l’operazione - dal controvalore totale di 66 miliardi di euro totali incluso il debito - con cui Disney rileverà gran parte degli asset della 21st Century Fox, “l’impero costruito dall’ottuagenario Rupert Murdoch che ora passa la mano alla grande rivale d'un tempo”.

Secondo quanto riporta il Sole24Ore l’operazione, “per dimensioni e influenza dei marchi coinvolti, scuote alle radici gli equilibri di potere nel settore dei media tradizionali e digitali, dentro e fuori gli Stati Uniti”. E “intensifica la battaglia per la conquista di audience globali e di nuove strade di crescita tra colossi sempre piu' in in grado di dominare contenuti o piattaforme di distribuzione - e spesso entrambi”.

 

BPER Banca, nuova gacs da 1,8 miliardi (MF)

Il quotidiano finanziario indica che il prossimo anno sarà quello del deleveraging per BPER Banca. Già a gennaio l’istituto emiliano romagnolo varerà una cartolarizzazione da chiudere entro il 2018. Tanto che in questi ultimi giorni dell’anno, scrive MF, “la capogruppo avrebbe avviato il lavoro per allestire una cartolarizzazione su un portafoglio fino 1,8 miliardi di nominale”. Secondo il quotidiano si tratta di un’operazione impegnativa che si chiuderà tra la fine del 2018 e, al più tardi, il primo trimestre del 2019 e per la quale sarà richiesta la garanzia pubblica (gacs) per la tranche senior.

La cessione farà il paio con quella da 1,1 miliardi avviata il mese scorso su un portafoglio della controllata Banco di Sardegna.

 

Luxottica, la fusione con Essilor più vicina al sì dell’Antitrust Ue (Corriere della Sera)

Il quotidiano indica che sono circolate indiscrezioni provenienti da Bruxelles che parlano di un imminente via libera — senza condizioni — al matrimonio tra Luxottica e il gruppo francese Essilor. 

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera se il via libera dell’Antitrust arrivasse a breve, e senza condizioni sulla cessione di asset, “per Leonardo Del Vecchio, presidente e fondatore della multinazionale degli occhiali, si tratterebbe di un bel passo avanti” visto che Bruxelles quel via libera lo avrebbe fatto desiderare. 

 

Il nuovo rebus dell’inflazione: cresce il Pil con i prezzi fermi (La Repubblica)

Il quotidiano evidenzia come nonostante il Pil stia crescendo sia in Europa che in Italia i prezzi — la cui variazione è misurata dall’inflazione — salgono a un ritmo più lento ed è ancora presto per dire se la dinamica dei prezzi si avvicinerà all’obiettivo del 2% nell’eurozona. 

Lo ha messo in evidenza anche Mario Draghi al termine del summit del board della BCE di ieri. Il numero uno di Francoforte ha confermato ancora una volta che l’immissione di liquidità da parte della Banca centrale europea, sia pure dimezzata da 60 a 30 miliardi al mese dal prossimo gennaio, potrà continuare se necessario anche dopo il termine del settembre prossimo. 

La Repubblica scrive poi che Draghi è tornato “su un tema che è diventato ormai da tempo un suo cavallo di battaglia: i salari”. Evidenziando che rispetto alle riprese del passato, la risposta dei salari rimane molto, molto più bassa.

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