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Rassegna stampa economica del 12 gennaio 2018

di Mauro Introzzi 12 gen 2018 ore 06:55 Le news sul tuo Smartphone

Unicredit apre l’era dei bond cuscinetto (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico racconta che ieri è stato collocato da Unicredit il primo senior non-preferred bond italiano. Ieri la banca di Jean Pierre Mustier ha piazzato un’obbligazione da 1,5 miliardi di euro a un tasso fisso dell’1% con scadenza 5 anni e con le caratteristiche dei nuovi strumenti di debito chirografario di secondo livello che la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto.

Il Sole24Ore spiega che i senior non-preferred bond “entrano a far parte delle passività computabili ai fini del cosiddetto Mrel (minimum requirement for own funds and eligible liabilities), il requisito introdotto dalla direttiva europea sul risanamento e la risoluzione delle banche (Brrd) con l’obiettivo di assicurare il buon funzionamento del meccanismo del bail-in, e per le banche di interesse sistemico, come appunto UniCredit, anche per il Tlac (total loss absorption capacity) a partire del 2019”.

Secondo il quotidiano economico l’esempio di Unicredit è destinato a essere seguito, forse anche a breve, da altri istituti.

 

Esclusiva a doBank per la Grecia (MF)

Il quotidiano finanziario indica che doBank è arrivata in finale, in una gara con una trentina di investitori, per la piattaforma da circa 2 miliardi di euro di un portafoglio di crediti delle 4 maggiori banche della Grecia, ossia Eurobank, National Bank of Greece, Piraeus Bank e Alpha Bank. Il valore nominale del portafoglio di partenza potrebbe salire fino a 5 miliardi.

Secondo quanto scrive MF l’obiettivo sarebbe razionalizzare le attività di gestione della piattaforma, “centralizzandone in un soggetto unico dotato dell’esperienza necessaria per produrre risultati”.

Aggiornamenti sulla gara sono attesi entro la fine di gennaio, quando le banche potrebbero decretare il vincitore.

 

La Bce punta sulla crescita Ue Euro e tassi sui bund in volo (Corriere della Sera)

Il quotidiano riprende le ultime minute del vertice della Banca Centrale Europea. Secondo il Corriere la fiducia nella ripresa globale potrebbe spingere Francoforte ad anticipare la fine del programma di stimoli all’economia, il cosiddetto quantitative easing, rispetto a quanto previsto “e a preparare i mercati con un graduale cambiamento della guidance di politica monetaria già a gennaio”.

Del resto anche il lessico dei governatori è mutato, visto che si parla di espansione e non più di ripresa, che continua in modo robusto.

Nel frattempo si intensificherà il dibattito sulla successione a Draghi nel 2019. Per il Corriere tra i candidati di spicco ci sono il  tedesco Jens Weidmann (presidente della Bundesbank),il portoghese Vitor Constancio, (il vice presidente Bce), e Luis de Guindos (l’attuale ministro spagnolo delle Finanze).

 

Alitalia, Air France avanza e Lufthansa non ci sta (La Repubblica)

Secondo quanto riporta il quotidiano sono accaduti nelle scorse ore 3 fatti che potrebbero allungare i tempi di vendita di Alitalia.

Il primis sono arrivate le indiscrezioni su un possibile rientro in gara di Air France, al fianco di Delta e easyJet. Poi è arrivata una lettera, definita “molto dura” del numero uno di Lufthansa, Carsten Spohr, al ministro Carlo Calenda che soltanto due giorni fa aveva annunciato l’avvio di un dialogo in esclusiva entro la fine di gennaio. Prima di trattare il gruppo tedesco vuole che Alitalia sia oggetto “di una forte ristrutturazione aziendale” che la renda più piccola e più focalizzata e sostenibile rispetto a oggi

Infine è arrivata l’apertura di un dossier da parte dell’Ue sul prestito ponte da 900 milioni elargito dal governo ad Alitalia.

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