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I ritardi sui Tango bond

Il Mondo, rispondendo alla domanda di un lettore, ha fornito un’indicazione sul calcolo delle minusvalenze per i nuovi bond argentini

di Edoardo Fagnani 26 nov 2010 ore 12:34
Gentili lettori,
per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate settimanalmente sulle società italiane e i principali gruppi internazionali che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa settimanale, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.



Ecco le notizie pubblicate dalla stampa nella settimana in corso:


Tango bond
Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole 24 Ore, è tornato sulla questione dei ritardi di alcune banche nel dar seguito all’operazione di cambio dei titoli di stato argentini nell’ambito del secondo swap con i bond andati in default nel 2001. Il settimanale ha ricordato che i ritardi sono concentrati tra gli istituti a maggiore dimensione. Le banche hanno giustificato questi ritardi con l’applicazione della normativa sulla tassazione dei titoli. Plus ha ribadito che, una volta ottenuti i titoli e accertata una minusvalenza, si potrebbe chiedere i danni alla banca. Il settimanale ha segnalato che la prescrizione per responsabilità contrattuale è decennale, quindi è ancora applicabile, in quanto parte al momento in cui è stato dichiarato il default dei titoli. Infine, Plus ha segnalato che non esiste prescrizione in caso di nullità del contratto.
Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, ha pubblicato un’analisi redatta dal professor Beppe Scienza sui Tango Bond. Il professore ha calcolato che i risparmiatori che hanno aderito all’ultima offerta di scambio con i titoli andati in default nel 2001 hanno recuperato circa il 54% del valore nominale dei bond originari. Beppe Scienza ha segnalato che, coloro che hanno aderito nel 2005 hanno recuperato il 61% del valore originario dei bond, grazie ai pagamenti ottenuti con il titolo Argentina PIL 2035.
Il Sole 24 Ore di martedì 23 novembre ha scritto che sulla questione dei ritardi nell’assegnazione dei nuovi titoli alcuni membri dell’opposizione hanno presentato un’interrogazione al governo italiano.
Il Mondo, rispondendo alla domanda di un lettore, ha fornito un’indicazione sul calcolo delle minusvalenze per i nuovi bond argentini. Il settimanale ha riportato le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, secondo cui occorre assumere valore di carico delle nuove obbligazioni il prezzo di mercato (e non il valore nominale), “individuato come quello dei bond visualizzato da Bloomberg nella seduta del 3 giugno 2005”. Quindi, “il calcolo della minusvalenza sui vecchi titoli equivale dalla differenza tra i prezzo di acquisto del bond e quello di mercato del nuovo, che diventa il valore di carico da assumere per le successive vendite”.

Lehman Brothers
Il Sole 24 Ore di martedì 23 novembre ha scritto che negli ultimi due anni gli avvocati e i professionisti che seguono il crack di Lehman Brothers hanno incassato in commissioni oltre un miliardo di dollari. Nel solo mese di ottobre l’ammontare delle parcelle sarebbe stato di 40,6 milioni.
Nel corso di un incontro con la comunità finanziaria, i vertici di Generali hanno precisato che l’esposizione netta della compagnia sui titoli emessi da Lehman Brothers è limitata a 110 milioni di euro.

General Motors – Ford
Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa il principe arabo Al Waleed, in occasione dell'IPO di General Motors, ha sottoscritto 500 milioni di dollari di azioni del colosso di Detroit, tornato da qualche giorno a Wall Street.
Il Sole 24 Ore di giovedì 25 novembre ha riportato la notizia che Ford procederà alla conversione di bond in azioni, con l’obiettivo di abbattere il debito per un ammontare di 1,9 miliardi di dollari e risparmiare 180 milioni all’anno sugli interessi. La società automobilistica emetterà 274 milioni di nuove azioni.

Alitalia
Il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, non ha escluso a priori l’ipotesi di una fusione tra la compagnia aerea italiana e Air France-KLM.
Il direttore generale di IntesaSanpaolo, Gaetano Miccichè, ha ribadito che Alitalia non sta studiando il lancio di un aumento di capitale. Il manager ha precisato che la compagnia aerea ha i mezzi finanziari sufficienti per finanziare l’attività operativa.

Parmalat
Parmalat ha raggiunto un accordo transattivo con UGF Banca per la definizione del contenzioso in essere riferibile al periodo antecedente l'insolvenza del gruppo di Collecchio. Per effetto di tale accordo, UGF Banca ha corrisposto a Parmalat l’importo di 7,36 milioni di euro, oltre a un contributo per spese legali a fronte della rinuncia da parte di Parmalat all’azione revocatoria già promossa.

Cirio
CorrierEconomia, l’inserto del lunedì del quotidiano Corriere della Sera, ha dedicato ampio spazio alla situazione dei rimborsi dei bond Cirio, evidenziando che i risarcimenti promessi sono bloccati da tre anni. Il settimanale ha segnalato che su un ammontare nominale ai 1,13 miliardi di euro, fino a oggi sono stati rimborsati solo 115 milioni, vale a dire il 10,2% dell’ammontare nominale dei titoli emessi. Di questi, 95 milioni sono relativo al solo bond da 200 milioni di euro emesso da Del Monte Finance Luxemburg. I restanti 20 milioni sono suddivisi in maniera paritaria tra i due titoli da 150 milioni emessi da Cirio Finance Luxemburg. Nessun rimborso, invece, per i bond che fanno capo a Cirio Finanziaria, Cirio Holding Luxemburg e Cirio del Monte. I commissari straordinari hanno giustificato questa situazione con la necessità di soddisfare altri creditori. Il CODACONS, invece, consiglia di fare causa individualmente alle banche che hanno venduto i titoli.

Wind
Wind ha completato il rifinanziamento da 6,6 miliardi di euro. L’operazione è destinata al rimborso integrale delle attuali linee di credito senior di Wind oltre che per effettuare il prepagamento dei titoli emessi da Wind Finance. Inoltre, le risorse saranno utilizzate per il pagamento dei bond con scadenza 2015 emessi da Wind Acquisition Finance. Secondo alcune indiscrezioni, nell’ambito di questo finanziamento il prestito da 3,9 miliardi di euro concesso da alcune banche avrebbe ottenuto una sottoscrizione doppia rispetto al quantitativo concesso.

Piaggio
L’agenzia S&P ha migliorato le prospettive sul rating della società motociclistica per i prossimi trimestri, portandole da “Negative” a “Stabili”. Gli esperti hanno confermato a “BB” il rating, anche se hanno manifestato un cauto ottimismo sulle prospettive dell’azienda per i prossimi mesi. Piaggio si trova ancora tra gli emittenti speculativi.

It Holding
Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, ha intervistato Antonio Bianchi, numero uno di Abisetti, la società che ha rilevato il marchio Ittierre da It Holding. Il manager ha spiegato le mosse strategiche per rilanciare l’azienda. Bianchi è intenzionato a cedere le produzioni in Polonia e in Croazia per riportare le attività nelle fabbriche del Molise.

Risanamento
Risanamento ha comunicato che 660 Madison Owner Realty, a seguito del positivo esito della valutazione finanziaria, intende procedere con l'acquisizione dell’intero capitale sociale della controllata statunitense Etoile Madison.

Snia
MF di mercoledì 24 novembre ha fornito un aggiornamento sulla situazione di Snia. Il quotidiano finanziario ha ricordato che nei prossimi giorni il ministero per lo Sviluppo Economico dovrebbe dare il via libera alle offerte per rilevare la Caffaro-Torviscosa. Secondo MF ci sarebbero tre soggetti interessati a queste attività.


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