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Grecia: accordo tra l'Eurogruppo e Atene

di Mauro Introzzi 25 mag 2016 ore 08:11 Le news sul tuo Smartphone

grecia_10L'Eurogruppo ha raggiunto a tarda notte un accordo sugli aiuti alla Grecia. Il consesso dei ministri delle Finanze dell'Eurozona "saluta con favore il raggiungimento di un'intesa piena a livello di staff tra la Grecia e le istituzioni", riporta la dichiarazione diffusa dopo le due di mattina. La seconda tranche di aiuti prevista dall'Esm, pari a 10,3 mld di euro, "sarà erogata alla Grecia in diversi pagamenti, partendo da una prima erogazione di 7,5 mld in giugno, per coprire i costi del servizio del debito e per consentire allo Stato di pagare una parte iniziale degli arretrati, come mezzo per sostenere l'economia reale".

Gli esborsi seguenti, da usare per pagare gli arretrati e gli ulteriori costi del debito, "saranno fatti durante l'estate". Quelli per saldare gli arretrati saranno corrisposti a condizione che le istituzioni Ue riportino in modo positivo sul saldo dei pagamenti arretrati; quelli al servizio del debito saranno condizionati al rispetto di alcune tappe connesse alle privatizzazioni, inclusa la creazione del nuovo Fondo per le privatizzazioni e gli investimenti, alla governance delle banche, al settore energetico e alla creazione di un'agenzia per le entrate.

L'Eurogruppo, "in linea con la dichiarazione del 9 maggio, alla luce della prossima piena implementazione delle misure richieste alla Grecia e del completamento della prima revisione del programma, ha considerato la sostenibilità del debito pubblico greco". Si concorda quindi di "valutare la sostenibilità del debito della Grecia, con riferimento ai seguenti benchmark (parametri, ndr) per il fabbisogno lordo (Gross Financing Needs, ndr): nello scenario di base, il fabbisogno dovrebbe restare sotto il 15% del Pil durante il periodo successivo al programma per il medio termine, e sotto il 20% successivamente".

L'Eurogruppo "ricorda l'obiettivo di medio termine di un avanzo primario del 3,5% del Pil entro il 2018 e sottolinea l'importanza di di seguire una traiettoria fiscale coerente con gli impegni assunti con l'Ue". E' stato quindi concordato un pacchetto di misure che entreranno in vigore "progressivamente", in quanto necessarie a rispettare i benchmark di fabbisogno.

Nel breve termine, cioè fino alla fine del programma di aggiustamento macroeconomico (termina nel 2018, ndr), le misure includono, tra l'altro, un alleggerimento del profilo dei ripagamenti all'Efsf, un utilizzo diversificato dei fondi Efsf Esm per ridurre il rischio connesso ai tassi di interesse "senza costi addizionali per i Paesi già sottoposti a programmi" di salvataggio". Nel medio termine l'Eurogruppo si aspetta di implementare un secondo pacchetto di misure, che verranno adottate se si valuterà che siano necessarie a rispettare i benchmark di fabbisogno: tra queste, sempre in caso di necessità, la riprofilazione del debito con l'Efsf (allungamento delle scadenze, rimodulazione degli ammortamenti, tetti e rinvii al pagamento degli interessi). (Tog/AdnKronos, da adnkronos.com)

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