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Due sentenza opposte su Lehman Brothers

di Edoardo Fagnani 31 ago 2014 ore 19:15 Le news sul tuo Smartphone
lehman_brothersPlus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole24Ore, ha riportato due sentenze opposte in merito al default di Lehman Brothers.
Il settimanale ha segnalato che la Corte d'Appello di Torino, con una sentenza emessa lo scorso febbraio, ha confermato la condanna della banca nell’ambito di un acquisto di bond avvenuto a febbraio nel 2008. L’istituto dovrà restituire al cliente i 100mila euro investiti, oltre alla rivalutazione monetaria, agli interessi e alle spese legali. I giudici hanno segnalato che l’istituto non ha comunicato al cliente l’aumento di rischio avvenuto con l’acquisto delle obbligazioni rispetto ai precedenti acquisti di pronti contro termine e di fondi obbligazionari. Inoltre, l’istituto statunitense aveva un livello di rischio differente rispetto a quello della banche italiane. Al contrario, in una sentenza dello scorso giugno il Tribunale di Bologna ha dato ragione alla banca nell’ambito dell'acquisto di bond Lehman Brothers avvenuto nel 2003. In questo caso, il giudice ha evidenziato che il rischio specifico dipende dalle caratteristiche dell'emittente che, prima del default, non rientrava nella categoria di emittenti di titoli rischiosi, aggiungendo che il cliente aveva una media propensione al rischio. Secondo il Tribunale di Bologna è sufficiente che la banca consegni il «Documento sui rischi generali» e che indichi prodotti in linea con il profilo di rischio del cliente. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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