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Cosa ci attende nel 2014

Le aspettative degli investitori per quanto riguarda le azioni dei mercati emergenti sono basse; ciononostante, questi mercati avranno un avvio di 2014 migliore di quello del 2013 grazie al fatto che molte economie sono attualmente in fase di ripresa

di Redazione Soldionline 16 dic 2013 ore 10:54

Articolo a cura di Swiss & Global Asset Management

Azioni


Mercati azionari emergenti

«Le aspettative degli investitori per  quanto riguarda le azioni dei mercati emergenti sono basse; ciononostante, questi mercati avranno un avvio di 2014 migliore di quello del  2013 grazie al fatto che molte economie sono attualmente in fase di ripresa. Le valutazioni sono interessanti e i titoli azionari hanno un elevato potenziale di rialzo. Dato il possibile cambio di politica monetaria negli USA, la selettività costituisce un fattore chiave; non tutti i mercati emergenti trarranno infatti vantaggio in ugual misura. Inoltre le elezioni in molti paesi si tradurranno probabilmente in mercati volatili. Nello specifico, vediamo opportunità in Cina, Corea e nell'Europa dell'est.»
Erdinç Benli, gestore del JB Global Emerging Markets Stock Fund di Swiss & Global


Mercato Azionario USA
«Le valutazioni del mercato azionario USA sono in linea con le medie storiche e scambiano con un rapporto P/E di 14.6x per il 2014 e P/PN di 2.6x. Nel 2014 ci aspettiamo un'accelerazione della crescita degli utili , anche se buona parte di tale crescita è già riflessa nelle stime di consenso sugli utili. Non escludiamo una correzione a breve termine dopo gli elevati rendimenti del 2013. Tuttavia il mercato è ben supportato da un'economia in crescita, da un'inflazione favorevole e dalla nomina di Janet Yellen a nuova Presidente della Fed, il che è di buon auspicio per una politica monetaria ulteriormente accomodante, per quanto noi riteniamo che il tapering avrà luogo.

Preferiamo settori e titoli esposti alla crescita globale che beneficeranno della ripresa della produzione e della spesa, come i titoli industriali e dell'IT. Vediamo un buon valore anche in alcuni sotto-settori finanziari quali le assicurazioni e determinate banche, laddove la curva dei rendimenti in fase di ascesa dovrebbe risultare favorevole.»
Alexandra Walker-Ott, gestore del JB US Value Stock Fund di Swiss & Global

Settori:

Settore dell’energia

«Per il 2014 ci aspettiamo un'ulteriore tendenza trasversale per i prezzi del petrolio e del gas. In uno scenario di questo tipo, i produttori che saranno in grado di aumentare i propri volumi di produzione in modo significativo e ai costi minori rispetto alla media del  settore riusciranno a generare valore per gli investitori. Il 2014 porterà un'accelerazione degli investimenti in infrastrutture, correlata alla rivoluzione dello shale gas e del petrolio di scisto in Nord America. Riteniamo che i maggiori beneficiari di questa situazione saranno le società ingegneristiche e di costruzione. Per quanto riguarda le energie alternative, il mercato del solare dovrebbe registrare un ulteriore miglioramento dei fondamentali, trainato dalla forte domanda dai nuovi mercati di sbocco.»
Roberto Cominotto, gestore del JB Energy Transition Fund di Swiss & Global

Settore del lusso

«La crescita secolare del lusso proseguirà anche nel 2014, trainata dalla creazione di ricchezza a livello globale. Ci aspettiamo una crescita più lenta ma comunque superiore alla media in Cina, una stabilizzazione in Europa e una domanda solida negli USA. L'industria del lusso continua a investire, visto che nei prossimi anni molti consumatori dei mercati emergenti acquisteranno i loro primi prodotti di lusso. Tuttavia la concorrenza è agguerrita. Cos'è che fa di un comune marchio un brand di successo? Gli investitori devono cercare aziende che hanno una presenza globale, prodotti desiderabili e un'innovazione costante, in grado di sedurre i consumatori benestanti.
Scilla Huang Sun, responsabile settore azionario e gestore del JB Luxury Brands Fund di Swiss & Global

Settore delle risorse naturali
«I temi principali per il 2014 nel campo delle risorse naturali sono costituiti dalla ripresa della domanda di acciaio in Europa e negli USA e dal continuo potenziamento dell'infrastruttura per il gas naturale liquefatto nel Nord America. Nel settore delle miniere d'oro, gli investitori si stanno "appassionando" per i nomi di qualità con flussi di cassa solidi, mentre il perdurare della volatilità dei prezzi dell'oro dovrebbe offrire opportunità per lo sviluppo di posizioni. Nell'agricoltura ci aspettiamo che le società di attrezzature esposte verso l'America Latina sovraperformino il gruppo di riferimento. Opportunità nel campo dei fertilizzanti dovrebbero emergere nel primo semestre dell'anno.» 
Evelyne Pflugi, gestore del JB Natural Resources Fund

Settore dell’Healthcare

«Siamo entrati in una nuova era per quel che riguarda l’healthcare, con il maggior numero di nuovi prodotti in rampa di lancio da molti anni a questa parte. Questo nuovo ciclo di prodotti ha già fatto impennare i multipli, ma per il medio-lungo termine vi è ancora del potenziale: le valutazioni sono ancora inferiori alla media rispetto a un ciclo di prodotti tipico, che solitamente dura dagli 8 ai 10 anni circa. Noi investiamo in società che si concentrano sull'innovazione, in quanto i prodotti innovativi creano elevate barriere all'ingresso e permettono di ottenere un premio a un prezzo maggiore.»
Nathalie Flury, gestore del JB Health Innovation Fund di Swiss & Global

Obbligazioni:

Obbligazioni dei mercati emergenti/globali

«Nei primi mesi del 2014 la prospettiva del tapering manterrà "in stato di allerta" i mercati finanziari. Quando verrà annunciato, segnerà l'inizio di un lungo viaggio verso la normalizzazione della politica monetaria USA. Per gli investitori obbligazionari tradizionali sarà un momento difficile, mentre per quelli più attivi creerà nuove opportunità. Anche se il sentiment sui mercati obbligazionari potrebbe rimanere negativo nel breve termine, riscontriamo le migliori opportunità ove il mercato ha ignorato i fondamentali solidi e i prezzi allettanti per paura del tapering. Le migliori opportunità di guadagno risiedono a nostro avviso nelle obbligazioni dei mercati emergenti in moneta forte, nonché in selezionate bond locali, ad esempio in Brasile, dove il mercato obbligazionario ha subito una correzione di 3-5 punti percentuali e offre ora un rendimento eccellente del 12-13%. Nel mondo sviluppato, il paese che presenta una curva dei rendimenti già a nostro avviso pienamente normalizzata e che è stata trascurata dagli analisti è la Nuova Zelanda.»
Enzo Puntillo, gestore del JB Total Return Bond Fund di Swiss & Global

Obbligazioni globali
«Il 2014 potrebbe essere un anno ostico per molti fondi obbligazionari: "turbolenze" dovute al tapering USA, rialzi dei tassi imminenti, spread sui crediti molto bassi, migrazione verso altre classi di investimento. Tuttaviaper coloro che  sceglieranno di affidarsi a strategie basate su durate brevi, tutela del credito e volatilità lunga, vi sono effettivamente delle speranze. Vi saranno molte nuove emissioni di obbligazioni convertibili;  i rendimenti delle obbligazioni locali dei mercati emergenti sono piuttosto "malandati", ma si riprenderanno dopo l'euforia estiva. Queste due aree offrono un buon potenziale di rendimento per il 2014.»
Tim Haywood, gestore del JB Absolute Return Bond Fund

Obbligazioni dei mercati emergenti

«Nel 2014 una forte crescita nei paesi sviluppati fornirà uno stimolo ai mercati emergenti. I mercati emergenti che beneficeranno maggiormente della situazione saranno i paesi che vantano  esportazioni solide, mentre le economie più dipendenti dai prezzi delle materie prime arrancheranno. Probabilmente nel 2014 si capitalizzerà la normalizzazione registrata nel 2013; questo implica una crescita più solida ma minore liquidità.»
Paul McNamara, gestore del JB Local Emerging Bond Fund

Obbligazioni dei mercati emergenti

«Nel 2014, l'incertezza sui tempi e sull'entità del cambio di politica monetaria negli USA manterrà una volatilità elevata nei mercati emergenti. Questo creerà interessanti opportunità verso un’esposizione strategica sui bond dei Paesi emergenti in valuta forte (valuta estera? O lasciato “hard currency”?)  i cui fondamentali rimangono molto solidi in generale, con prezzi che iniziano già a dimostrare un valore consistente. Nel campo delle valute locali sarà necessaria una maggiore selettività, e i paesi che dipendono fortemente dal capitale estero per il finanziamento dei loro deficit delle partite correnti dovrebbero essere evitati.»
Alessandro Ghidini, gestore del JB Emerging Markets Inflation Linked Bond Fund di Swiss & Global

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