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Venerdì nero per i bancari: MPS -8,6%

di Edoardo Fagnani 9 gen 2015 ore 17:51 Le news sul tuo Smartphone

Vendite sui bancari. Il Sole24Ore ha scritto che è arrivata una nuova doccia fredda per gli istituti bancari italiani sottoposti alla vigilanza europea, in quanto da Francoforte sarebbe arrivata una missiva sul tema del Draft Capital Decision. La BCE avrebbe deciso di attribuire a ogni banca un proprio coefficiente patrimoniale minimo da rispettare, che sarebbe per quasi tutte le banche "di gran lunga più alto di quello previsto dagli accordi di  Basilea 3”.
Male il Monte dei Paschi di Siena, dopo il balzo del 12,4% registrato ieri. L’istituto toscano ha perso l’8,63% a 0,4756 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di seduta. Il Monte dei Paschi di Siena è intervenuto sul tema della missiva diffusa dalla BCE, definendo "prematuro" qualsiasi commento a nuovi obiettivi di patrimonializzazione ipotizzati in queste ore. Intanto, i vertici del Banco Santander hanno smentito le voci su un possibile interesse nei confronti dell’istituto senese. Anche Vincenzo Longo, Market Strategist di IG ha escluso questa ipotesi, in quanto la banca spagnola già all’indomani degli stress test aveva smentito un interesse per il Monte dei Paschi di Siena. Lo strategist continua a raccomandare cautela sul titolo, in quanto l’istituto toscano è ancora sottoposto al divieto di short selling imposto dalla Consob fino al 27 gennaio prossimo.
IntesaSanpaolo non è riuscita a limitare i danni (-4,05% a 2,276 euro). Ieri l’istituto ha lanciato un'emissione obbligazionaria senior non garantita benchmark della durata di 5 anni per un ammontare di 1,25 miliardi di euro. La cedola stata fissata all'1,125%, mentre il prezzo di riofferta è stato fissato al 99,446%. Di conseguenza, il rendimento a scadenza ammonta all'1,24% annuo, corrispondente al tasso mid swap a 5 anni maggiorato di 90 punti base.
Il Banco Popolare ha perso il 7,47% a 9,1 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 5 gennaio Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto, portandola dal 2,01% all'1,824%. Intanto, gli analisti di Nomura hanno alzato da 12,2 euro a 12,7 euro il prezzo obiettivo sul Banco Popolare, confermando il giudizio “Neutrale”. La stessa banca d’affari ha migliorato il prezzo obiettivo sulla Popolare di Milano (-3,51% a 0,5365 euro) e su UBI Banca (-5,14% a 5,355 euro), portandolo rispettivamente a 0,7 euro e a 7,2 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto su entrambi i titoli e ritengono UBI Banca tra le migliori opportunità di investimento nel settore bancario europeo.
Male Unicredit (-5,49% a 4,91 euro). Gli analisti di Bernstein hanno ritoccato al rialzo prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni, portandolo da 7,45 euro a 7,6 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Banca Carige ha messo a segno un progresso dell’1,91% a 0,0695 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 29 dicembre UBS ha incrementato la partecipazione detenuta nel capitale di Banca Carige, portandola dal 4,546% al 4,652%.

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