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Vendite sui bancari. Fa eccezione MPS

di Edoardo Fagnani 27 gen 2016 ore 17:54 Le news sul tuo Smartphone

Giornata negativa per i bancari. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha annunciato ieri l’accordo con il commissario Ue per la Concorrenza su come alleggerire il sistema bancario italiano da prestiti deteriorati per circa 200 miliardi di euro. Il Tesoro ha precisato che la concessione di garanzie dello Stato nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione che abbiano come sottostante crediti in sofferenza "non genererà oneri per il bilancio dello Stato. Al contrario, si prevede che le commissioni incassate siano superiori ai costi, e che vi sia pertanto un'entrata netta positiva".
Solo il Monte dei Paschi di Siena è riuscito a salire. L’istituto toscano ha registrato un progresso dell’1,14% a 0,711 euro. Elevati i volumi sul titolo; nella seduta odierna sono passate di mano 109 milioni di azioni. Gli analisti di Bank of America hanno migliorato il giudizio sulla banca senese e ora consigliano di acquistare le azioni. Al contrario, Morgan Stanley ha tagliato da 1,6 euro a 0,9 euro il target price sul Monte dei Paschi di Siena, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il settore bancario italiano per il 2018; gli esperti hanno confermato il rating “Underweight” (sottopesare).
Banca Carige è scesa del 3,67% a 0,761 euro. L’agenzia Moody’s ha migliorato di un livello il rating di lungo termine sui depositi dell’istituto ligure, portandolo da “Caa1” a “B3”. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “positive”.
La Popolare di Milano ha perso l’1,52% a 0,775 euro. In un'intervista rilasciata al quotidiano finanziario MF il primo azionista della banca, Raffaele Mincione (titolare di un 5,7% della banca milanese custodito da Athena Capital), ha espresso parere favorevole a una possibile fusione con il Banco Popolare (-7,8% a 8,28 euro). Il finanziere ha dichiarato di non essere a conoscenza delle trattative tra le due banche ma che, guardando ai numeri, ritiene che l'operazione sia l'ipotesi operativa più interessante. Intanto, Morgan Stanley ha tagliato da 12 euro a 10 euro il target price sul Banco Popolare, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il settore bancario italiano per il 2018; gli esperti hanno confermato il rating “Underweight” (sottopesare). Per lo stesso motivo la banca d’affari ha sforbiciato da 7,5 euro a 6 euro il prezzo obiettivo su UBI Banca (-3,23% a 4,612 euro), confermando il giudizio “Equalweight” (Neutrale).
La Popolare dell’Emilia Romagna ha ceduto il 4,07% a 5,655 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa l’istituto sarebbe interessato a rilevare il controllo di CaRiFe.
Performance negative anche per Unicredit (-3,04% a 3,768 euro) e IntesaSanpaolo (-0,97% a 2,6648 euro). Gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato il target price sulle due banche, portandolo rispettivamente a 5,7 euro e a 3,5 euro; tuttavia, gli esperti hanno confermato il rating “Overweight” (sovrappesare) su entrambe le banche.

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