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Timido rialzo per Piazza Affari, segno meno per Intesa e Generali

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici in frazionale progresso, dopo i ribassi subiti ieri. Segno meno per la Popolare dell’Emilia Romagna

di Edoardo Fagnani 8 lug 2014 ore 09:12
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici in frazionale progresso, dopo i ribassi subiti ieri.
Il FTSEMib sale dello 0,13% a 21.302 punti. Secondo Vincenzo Longo, Market Strategist di IG, l’indice potrebbe tornare a questo punto verso i minimi di fine giugno a 21.130 punti. "Sotto questo livello si aprirebbe lo spazio per un test del supporto 20.750 punti", ha aggiunto lo strategist. Performance simile per il FTSE Italia All Share che recupera lo 0,14%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,14%) e il FTSE Italia Star (+0,01%).
Wall Street ha ripreso le contrattazioni dopo la pausa di venerdì per la ricorrenza dell’Independence Day, con gli indici in frazionale ribasso. Il Dow Jones ha subito una flessione dello 0,26% a 17.024 punti. L’S&P500 ha registrato un calo dello 0,39% a 1.978 punti. Performance peggiore per il Nasdaq, che ha lasciato sul terreno lo 0,77% a 4.452 punti.
Chiusura in frazionale ribasso per la borsa di Tokyo, in linea con il trend negativo dei principali mercati finanziari internazionali. L’indice Nikkei ha perso lo 0,42% a 15.314,5 punti. 

IntesaSanpaolo cede lo 0,27% a 2,262 euro. La Carlo Tassara la holding di Romain Zaleski ha venduto 231.268.563 azioni dell'istituto guidato da Carlo Messina. Le azioni erano state concesse in garanzia a favore di alcune delle banche finanziatrici.
Segno meno per la Popolare dell’Emilia Romagna. Le azioni perdono il 3,35% a 6,495 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale scendono dell’1,45% a 0,576 euro.

Generali perde il 2,12% a 15,71 euro. Il Fondo Strategico Italiano ha avviato, tramite una procedura di accelerated bookbuilding, il collocamento sul mercato azionario presso investitori istituzionali italiani ed esteri di complessive 29.777.535 azioni ordinarie del gruppo triestino, pari all’1,913% del capitale della compagnia assicurativa. Agli attuali livelli di prezzo la partecipazione vale poco meno di 500 milioni di euro.

Exor registra un minimo rialzo dello 0,13% a 29,82 euro. La holding della famiglia Agnelli ha riapprovato i dati consolidati del primo trimestre dell’anno, in seguito a una modifica della contabilizzazione di una parte dell’acquisizione del 41,5% di Chrysler effettuata da Fiat. In particolare, la revisione comporta una variazione del risultato consolidato netto di Exor del periodo, che passa da una perdita di 83,2 milioni di euro a una perdita di 38,1 milioni e del patrimonio netto, che passa da 7,32 miliardi a 7,29 miliardi di euro.

Moncler recupera lo 0,6% a 11,82 euro. Il Sole24Ore ha scritto che Mittel avrebbe venduto l’intera quota della società dei piumini ancora in portafoglio, pari a 3,1 milioni di azioni. La holding avrebbe incassato circa 36 milioni di euro. Secondo il quotidiano finanziario la cessione sarebbe avvenuta al termine del lock-up sulle azioni. 
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