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Piazza Affari non ha festeggiato: il FTSEMib ha perso l’1%

Giornata volatile per Telecom Italia, in scia alle nuove indiscrezioni su un aumento di capitale inferiore ai 2 miliardi di euro. Tra i bancari si segnalano i ribassi di BPM e MPS

di Edoardo Fagnani 1 nov 2013 ore 17:48

Piazza Affari e le principali borse europee in ribasso nell’ultima seduta della settimana. La giornata odierna è stata caratterizzata da volumi bassi, in concomitanza con la festività di Ognissanti. Anche oggi la sessione afterhours è rimasta chiusa. Giornata volatile per Telecom Italia, in scia alle nuove indiscrezioni su un aumento di capitale inferiore ai 2 miliardi di euro. Tra i bancari si segnalano i ribassi della Popolare di Milano e del Monte dei Paschi di Siena. Male CNH Industrial, in seguito ai tagli di alcune banche d’affari.
Il FTSEMib è sceso dello 0,97% a 19,164 punti, anche se ha terminato la settimana con un rialzo dell’1,53%. Il FTSE Italia All Share ha subito un ribasso dello 0,87% a 20.330 punti. In leggero rialzo, invece, il FTSE Italia Mid Cap (+0,13%) e il FTSE Italia Star (+0,16%). Volumi penalizzati dalla giornata festiva: nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,59 miliardi di euro, rispetto agli 2,37 miliardi di ieri. Su 296 titoli trattati, 144 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 134. Invariate le rimanenti 18 azioni.
L’euro si è portato sotto quota 1,35 dollari, mentre l’oro è sceso a 1.310 dollari.

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Giornata volatile per Telecom Italia. Il titolo della compagnia telefonica ha perso lo 0,56% a 0,7135 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore ha segnalato che l’amministratore delegato della compagnia telefonica, Marco Patuano, starebbe studiando la possibilità di procedere con una ricapitalizzazione compresa tra gli 1,5 miliardi e gli 1,8 miliardi di euro. Questa ipotesi potrebbe essere esaminata nel consiglio di amministrazione del 7 ottobre.
Tiscali ha guadagnato l’1,14% a 0,0444 euro. A fine settembre l’indebitamento netto della compagnia telefonica era sceso a 184,7 milioni di euro, rispetto ai 194,96 milioni del mese precedente.

Hanno prevalso le vendite sui bancari.
La Popolare di Milano ha perso l’1,98% a 0,4841 euro. La banca ha precisato che avvierà le analisi necessarie a verificare la sussistenza della giusta causa invocata dal consigliere delegato dimissionario Piero Luigi Montani. L'istituto ha ricordato che il contratto che disciplina il rapporto tra la banca e il manager prevede una indennità risarcitoria pari a circa 2 milioni di euro per il caso in cui sia accertata la giusta causa invocata per le dimissioni.
Prese di beneficio sul Monte dei Paschi di Siena, dopo il forte rialzo registrato ieri. Il titolo della banca toscana registra una flessione del 3,35% a 0,2252 euro.
Seduta tranquilla per Unicredit (+0,18% a 5,55 euro) e IntesaSanpaolo (-0,05% a 1,83 euro).

Giornata negativa per Eni (-1,34% a 18,4 euro) ed Enel (-1,17% a 3,212 euro). Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, Gazprom e Novatek avrebbero offerto 4,9 miliardi di dollari per rilevare le quote detenute dai due colossi italiani in ServerEnergia. In particolare, il 29,4% detenuto dal Cane a sei Zampe sarebbe stato valutato 2,9 miliardi di dollari, mentre per il 19,6% detenuto dal gruppo elettrico sarebbero stati offerti 2 miliardi.
Tenaris ha registrato un minimo rialzo dello 0,17% a 17,31 euro. Macquarie ha iniziato la copertura sulla società con un giudizio “Neutrale”.


Generali ha lasciato sul terreno lo 0,41% a 17,15 euro. Il Credit Suisse ha incrementato da 15,65 euro a 16,5 euro il prezzo obiettivo sula compagnia triestina, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione del gruppo. Gli esperti hanno limato le stime per l’esercizio in corso e hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).

CNH Industrial ha ceduto il 3,96% a 8,365 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali, Jp Morgan ha tagliato da 15 dollari a 13 dollari il prezzo obiettivo sulla società, equivalenti a 9,56 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Indicazione simile da Equita sim, che ha limato a 10,4 euro il target price sull’azienda, in seguito alla revisione al ribasso delle stime per l’esercizio in corso. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Bocciatura completa da Banca Akros, che ha sforbiciato da 10 euro a 9,5 euro per azione la valutazione su CNH Industrial. Gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio, portandolo da “Accumulate” a “Hold” (mantenere).
Fiat è scesa del 3,63% a 5,58 euro. La controllata statunitense Chrysler ha comunicato che nel mese di ottobre ha venduto negli Stati Uniti 140.083 vetture, con un aumento dell'11% rispetto alle 126.185 unità dello stesso periodo dello scorso anno. Il gruppo ha segnato il miglior ottobre dal 2007 e il quarantatreesimo mese consecutivo di crescita.

Pirelli ha ceduto lo 0,39% a 10,34 euro. Il gruppo della Bicocca ha ufficializzato lo scioglimento del patto di sindacato in anticipo rispetto alla prevista scadenza del 15 aprile 2014.

Parmalat ha terminato la seduta con un ribasso dell’1,05% a 2,45 euro. Kepler Cheuvreux ha limato da 2,25 euro a 2,2 euro il target price sulla società alimentare, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il triennio 2013/2015. Gli analisti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

Cell Therapeutics ha perso l’1,77% a 1,28 euro. A fine settembre la posizione finanziaria netta della società biotech era positiva per 12,71 milioni di dollari, in miglioramento rispetto ai 5,18 milioni del mese precedente.

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