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Piazza Affari in altalena: Luxottica sotto pressione

Il titolo della società è in flessione, anche se in recupero dai minimi toccati in avvio di giornata. Riflettori puntati anche su Fiat Chrysler. Variazioni frazionali per i bancari

di Edoardo Fagnani 20 ago 2014 ore 12:23
Seduta all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, nel corso del secondo trimestre del 2014 il fondo sovrano norvegese avrebbe aumentato la propria esposizione sui titoli di stato italiano. Lo stesso fondo avrebbe incrementato le posizioni sui titoli sovrani di Giappone, Gran Bretagna e Germania.
Il FTSEMib registra una minima flessione dello 0,02%, mentre il FTSE Italia All Share è invariato. Segno più per il FTSE Italia Mid Cap (+0,34%) e il FTSE Italia Star (+0,32%).
L’euro si è portato sotto gli 1,33 dollari. L’oro è sceso a 1.295 dollari.

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milano_borsaLuxottica in flessione del 2,66% a 39,47 euro, anche se in recupero dai minimi toccati in avvio di giornata. Secondo quanto scritto sul Corriere della Sera, l’amministratore delegato del gruppo Andrea Guerra, potrebbe lasciare l’azienda entro la fine del 2014. Il quotidiano ipotizza alcune divergenze strategiche con l’azionista Leonardo del Vecchio. Intanto, gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato da 45,5 euro a 40 euro il prezzo obiettivo su Luxottica e hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio.

Riflettori puntati anche su Fiat Chrysler, che registra un frazionale ribasso dello 0,42% a 7,145 euro. Oggi è l’ultimo giorno a disposizione per esercitare il diritto di recesso per gli azionisti contrari alla fusione della capogruppo in Fiat Chrysler Automobiles.

Variazioni frazionali per i bancari. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore i primi dieci istituti italiani avrebbero richiesto alla BCE liquidità per 50 miliardi di euro nelle prossime operazioni denominate TLTRO. I maggiori richiedenti sarebbero stati Unicredit (invariata a 5,635 euro) e IntesaSanpaolo (+0,18% a 2,166 euro), che avrebbero “prenotato” rispettivamente 15 miliardi e 17 miliardi di euro.
Il Monte dei Paschi di Siena guadagna lo 0,66% a 1,061 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 12 agosto UBS ha incrementato la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto toscano, portandola dal 2,15% al 2,697%. La commissione ha precisato che il 2,429% è senza diritto di voto. La quota è detenuta in gestione non discrezionale del risparmio.

Snam guadagna l’1,22% a 4,302 euro. Gli analisti di Berenberg hanno alzato da 4,1 euro a 4,7 euro il prezzo obiettivo sulla società, apprezzando il programma di investimenti dell’azienda. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.

Prysmian perde lo 0,39% a 15,35 euro. Goldman Sachs ha tagliato da 19,1 euro a 17,8 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per il triennio 2014/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

GTech registra un minimo progresso dello 0,06% a 17,78 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 12 agosto UBS ha incrementato la partecipazione detenuta nel capitale della società, portandola dal 2,144% al 2,551%. La commissione ha precisato che il 2,82% è senza diritto di voto. La quota è detenuta in gestione non discrezionale del risparmio.
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