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Piazza Affari chiude in rosso: vola MPS, in altalena Carige

Mercati azionari penalizzati dalle tensioni geopolitiche in Iraq. Chiusura decisamente negativa per Telecom Italia e Tiscali. Balzo di Cobra Automotive

di Edoardo Fagnani 16 giu 2014 ore 17:37
Piazza Affari e le principali borse europee hanno iniziato la settimana con gli indici in territorio negativo, penalizzati dalle tensioni geopolitiche in Iraq. Riflettori accesi su Banca Carige, nel giorno in cui ha preso il via l’aumento di capitale della banca. Ottima seduta per il Monte dei Paschi di Siena. Chiusura decisamente negativa per Telecom Italia e Tiscali. Balzo di Cobra Automotive, dopo l’annuncio dell’OPA lanciata da Vodafone Global Enterprise.
Il FTSEMib ha subito una flessione dello 0,86% a 21.976 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,82% a 23.304 punti. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,91%) e il FTSE Italia Star (-0,3%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,36 miliardi di euro, rispetto ai 2,71 miliardi di ieri. Su 321 titoli trattati, 228 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 80. Invariate le rimanenti 13 azioni.
L’euro ha superato gli 1,355 dollari. L’oro è tornato a 1.275 dollari.

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Banche sotto i riflettori.
Banca Carige ha registrato un rialzo dello 0,86% a 0,165 euro. Oggi ha preso il via l’aumento di capitale da 800 milioni di euro dell’istituto ligure. Il prezzo di chiusura di venerdì, pari a 0,4002 euro, è stato rettificato a 0,1636 euro. Di conseguenza, il prezzo iniziale dei diritti (-8,2% a 0,2172 euro) è stato fissato a 0,2366 euro. Intanto, la Consob ha comunicato che monitorerà l'andamento sul mercato delle azioni Banca Carige durante il periodo dell'aumento di capitale. L'offerta, infatti, rientra fra le operazioni considerate diluitive. Inoltre, il gruppo finanziario francese BPCE, azionista di Banca Carige con una partecipazione del 9,989%, ha dichiarato che parteciperà all’aumento di capitale della banca per la quota di competenza. La compagnia transalpina eserciterà integralmente i diritti di opzione a disposizione. Inoltre, Banca Akros ha ridotto da 0,5 euro a 0,2 euro il prezzo obiettivo su Banca Carige, in seguito alla revisione del prezzo delle azioni per l’avvio dell’aumento di capitale. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Ottima seduta per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano è balzato del 21,3% a 2,212 euro, in una giornata caratterizzata da diverse sospensioni per eccesso di rialzo. Segno più anche per i diritti relativi all’aumento di capitale (+1,61% a 18,29 euro). Gli analisti di Exane hanno migliorato il giudizio sulla banca toscana, portandolo da “Underperform” (farà peggio del mercato) a “Neutrale”, in quanto ritengono che la rischiosità del titolo sia scesa. Gli esperti hanno confermato il target price di 1,35 euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Susquehanna International Holdings ha aumentato lo “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandolo dal 2,45% al 2,85%. Indicazione simile da Polygon Global Partners, che ha incrementato dallo 0,79% allo 0,83% lo “short” sull’istituto. La stessa Consob ha comunicato che Marshall Wace ha aumentato dallo 0,53% all’1,32% la posizione “short” sul Monte dei Paschi di Siena.
La Popolare dell’Emilia Romagna ha perso il 3,51% a 8,1 euro. Nel corso di un’intervista pubblicata su Il Sole24Ore di domenica il numero della banca ha anticipato che al termine dell’aumento di capitale da 750 milioni di euro la quota detenuta dagli investitori istituzionali dovrebbe salire dal 25% al 30%.
IntesaSanpaolo ha lasciato sul terreno l’1,52% a 2,458 euro. Gli analisti di RBC hanno alzato da 2,6 euro a 2,8 euro il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Carlo Messina, in seguito al miglioramento delle stime sul margine di interesse per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Il Creval è salito dello 0,18% a 1,112 euro. Oggi è stato l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale (-2,46% a 0,595 euro).
Vendite sulla Popolare di Sondrio. Le azioni hanno perso l’1,57% a 4,13 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale sono scesi del 3,89% a 0,42 euro.
Mediolanum ha ceduto l’1,71% a 6,035 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nelle sedute del 14 e 15 maggio Fininvest ha acquistato complessivamente 88.722 azioni della compagnia a prezzi compresi tra i 6,0634 euro e i 6,2693 euro.

Telecom Italia ha perso il 4,2% a 0,9455 euro. Mediobanca e IntesaSanpaolo hanno esercitato la facoltà di richiedere la scissione di Telco (l’azionista di riferimento della compagnia telefonica) prevista dal patto parasociale, la cui esecuzione resta condizionata all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti.
Tiscali ha ceduto il 3,19% a 0,0667 euro. Dopo numerosi rinvii la compagnia ha approvato il bilancio del 2013. Lo scorso anno la società ha registrato un giro d’affari di 223,4 milioni di euro, in flessione del 4,5% rispetto ai 233,8 milioni realizzati nell’esercizio precedente. Tiscali ha terminato il 2013 con una perdita netta di 4,8 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 15,8 milioni dell’esercizio precedente. La società prevede di chiudere il 2014 con ricavi e margine operativo lordo in linea con quelli realizzati lo scorso anno.

Snam è salita dello 0,41% a 4,41 euro. UBS ha alzato da 4,1 euro a 4,75 euro il prezzo obiettivo sulla società, apprezzando l’elevato rendimento garantito dal dividendo (5,7% agli attuali livelli di prezzo). Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni. La stessa banca d’affari ha incrementato da 3,8 euro a 4 euro il target price su Terna (invariata a 4,02 euro), ribadendo il rating “Neutrale”.
A2A ha ceduto lo 0,06% a 0,8805 euro. Kepler Cheuvreux ha alzato da 0,9 euro a un euro il target price sulla società lombarda, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Per lo stesso motivo Kepler Cheuvreux ha aumentato da 2,17 euro a 2,34 euro il prezzo obiettivo su Hera (+0,48% a 2,1 euro) e da 9,5 euro a 10,7 euro quello su Acea (-1,08% a 10,99 euro). Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Buy” (acquistare) su Hera e il rating “Hold” (mantenere) sulla società romana.

Pirelli è scesa del 2,56% a 12,16 euro. Oggi il gruppo della Bicocca ha staccato un dividendo di 0,32 euro per azione.

Fiat Chrysler è scesa dell’1,1% a 7,62 euro. Il consiglio di amministrazione del gruppo del Lingotto ha approvato il progetto di fusione transfrontaliera che disciplina la fusione per incorporazione di Fiat nella società sua controllata interamente posseduta Fiat Investments. Questa società, costituita in Olanda, al completamento della fusione prenderà il nome di Fiat Chrysler Automobiles, che per effetto della fusione diventerà la società holding del gruppo. Inoltre, Il consiglio di amministrazione di Fiat ha deliberato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo fino a 4 miliardi di euro, o importo equivalente in altra divisa, da collocarsi presso investitori istituzionali.

GTech ha subito un calo del 2,44% a 19,18 euro. La società ha comunicato di avere in corso discussioni preliminari ed esplorative, che sono parte di un processo riguardante una potenziale acquisizione di International Game Technology. GTech ha precisato che questa operazione potrebbe potenzialmente avere quale corrispettivo un mix di contanti e azioni.

Moncler ha ceduto lo 0,82% a 12,11 euro. Oggi è scaduto il lock-up sulle azioni, fissato in occasione del collocamento delle azioni a Piazza Affari.

Luxottica ha lasciato sul terreno lo 0,07% a 41,56 euro. UBS ha alzato da 38 euro a 41 euro il target price sulla società, in seguito al miglioramento della stima sulla redditività per il prossimo esercizio e sull’ipotesi di operazioni straordinarie nei prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

World Duty Free ha guadagnato lo 0,87% a 9,905 euro. Deutsche Bank ha iniziato la copertura sul titolo con un prezzo obiettivo di 12 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.

STM ha perso lo 0,84% a 7,055 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa nel week-end il controllo dell’azienda potrebbe passare al Fondo Strategico Italiano entro l’esercizio in corso. A questo proposito Maurizio Tamagnini, amministratore delegato del fondo, è stato nominato presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo italofrancese.

Cobra Automotive ha registrato un balzo del 49,3% a 1,474 euro. Vodafone Global Enterprise ha annunciato l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto avente ad oggetto la totalità delle azioni Cobra Automotive per un corrispettivo di 1,49 euro per azione.
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