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Mps: il comunicato dei piccoli azionisti dopo l'assemblea dell'ok alla ricapitalizzazione

di Mauro Introzzi 25 nov 2016 ore 15:21 Le news sul tuo Smartphone

Azione Banca Monte dei Paschi di Siena, l'associazione che raccoglie i piccoli azionisti della banca senese, ha diffuso una nota a commento della scelte prese dall'assemblea dei soci di ieri (24 novembre), che tra le altre cose ha approvato l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro necessario per il rilancio della società:

 

mps2Si è svolta ieri l’Assemblea di Banca MPS chiamata a deliberare su un piano finanziario tanto complesso quanto di difficile lettura.

La Banca ha dovuto ricorrere ad una sollecitazione delle deleghe di voto, per ottenere il quorum dell’Assemblea, assicurato per un terzo dai Piccoli Azionisti. I dati emersi dalle comunicazioni inviate da tutte le maggiori Banche richiesti da Azione MPS hanno evidenziato che l’attuale capitale del Monte dei Paschi di Siena è detenuto per il 55% da oltre 150.000 azionisti individuali.

Da questa situazione emerge l’indifferibile esigenza del Mercato di fornire voce e peso ai Piccoli Azionisti Associati, come da oltre 10 anni richiesto dal CONAPA (Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Piccoli Azionisti), che raggruppa le Associazioni indipendenti che praticano sistematicamente la raccolta delle deleghe. Banca Monte Paschi, nonostante le sollecitazioni ricevute e la presenza di un Protocollo istituzionale, ha perso anche questa occasione per introdurre modifiche statutarie che rendano strutturale e non episodica la partecipazione assembleare.

Il piano finanziario di MPS, presentato e deliberato come un “prendere o lasciare”, vede trasformazione volontaria dei bond in azioni, aumento di capitale e cartolarizzazione del portafoglio di sofferenze (26 miliardi lordi) come tre elementi inscindibili, tutti con elementi di complessità e ristretti tempi di esecuzione.

L’assegnazione della tranche junior agli azionisti esistenti, essenziale per garantire il deconsolidamento richiesto dalle Autorità, ha indotto Azione MPS a chiedere esplicitamente in Assemblea che venga introdotta per il veicolo finanziario di gestione del recupero dell’ingente portafoglio di sofferenze una rappresentanza dei Piccoli Azionisti. Per la prima volta un’operazione di queste dimensioni vede il 55% della tranche più rischiosa trasferita a 150.000 investitori non qualificati, che hanno diritto di essere rappresentati adeguatamente da un organismo di controllo di diretta espressione

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