Mediobanca, i conti dei 9 mesi dell’esercizio 2017-2018
Mediobanca ha chiuso i primi 9 mesi dell’esercizio con una crescita estesa a tutti i principali aggregati economico-fnanziari. Cresce la raccolta netta del wealth management
di Mauro Introzzi 11 mag 2018 ore 08:06Mediobanca ha chiuso i primi 9 mesi dell’esercizio con una crescita estesa a tutti i principali aggregati economico-fnanziari. Cresce la raccolta netta del wealth management.
MEDIOBANCA, CONTI ECONOMICI AL 31 MARZO 2018
Mediobanca ha chiuso i primi 9 mesi dell’esercizio (che per Piazzetta Cuccia va da luglio a giugno) con ricavi pari a 1,8 miliardi, in salita del’8,6% rispetto agli 1,66 miliardi dell’esercizio precedente. Il giro d’affari del terzo trimestre ha superato per la prima volta i 600 milioni di euro. Il risultato operativo è salito invece del 18,6%, passando da 685,8 a 813,3 milioni di euro.
I primi nove mesi dell’esercizio chiudono così con un utile netto di 681,9 milioni, in aumento dell’11,1% rispetto ai 613,9 milioni dello scorso anno.
Secondo quanto indica la nota della società al risultato netto dei 9 mesi concorrono 95,9 milioni di plusvalenze nette (realizzate prevalentemente sulla cessione Atlantia del primo trimestre), solo in parte assorbite dal contributo ai fondi di risoluzione e tutela dei depositi per 36,7 milioni, di cui 26,3 milioni registrati nell’ultimo trimestre per l’accantonamento ordinario al Single Resolution Fund.
MEDIOBANCA, DATI PATRIMONIALI A FINE MARZO 2018
A fine marzo gli impieghi a clientela erano pari a 40,2 miliardi, in aumento dai 39,6 miliardi di 3 mesi prima. Le attività deteriorate nette sono scese da 892,3 a 865,2 milioni per effetto di incassi; l’incidenza sul totale degli impieghi si è ridotto al 2,2% (2,3%) ed il tasso di copertura sono cresciute al 56,1% (55%).
Le sofferenze nette sono salite invece a 144,1 milioni, lo 0,4% (sostanzialmente stabile) del totale impieghi.
MEDIOBANCA, RATIO PATRIMONIALI A FINE MARZO 2018
Il CET1 ratio è aumentato dal 12,9% al 13,9% applicando integralmente le regole CRR e la ponderazione al 370% della partecipazione Generali nonché includendo gli utili degli ultimi nove mesi (al netto della stima di pay-out). Il Total Capital ratio passa dal 16,2% di fine 2017 al 17,3%.