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IPO Moncler, un’analisi sui rischi e le opportunità

La società ha segnalato che l’azienda è esposta ai rischi connessi alla contraffazione dei marchi e dei prodotti. Moncler può contare su una forte presenza internazionale

di Edoardo Fagnani 10 dic 2013 ore 16:52
Rischi
Tra i vari rischi segnalati da Moncler nel prospetto informativo (rischi connessi al cambiamento delle preferenze dei clienti, alla rete distributiva, rapporti con i produttori, fattori di stagionalità, …), la società ha segnalato che l’azienda è esposta ai rischi connessi alla contraffazione dei marchi e dei prodotti, nonché alla reputazione del marchio, coerentemente con quanto accade nel mercato dei beni di lusso. Nonostante il gruppo impieghi risorse e ponga in essere attività per prevenire e mitigare gli effetti delle attività di contraffazione, il management non può escludere che la presenza sul mercato di significative quantità di prodotti contraffatti possa penalizzare l’attività del gruppo, considerando che il livello qualitativo inferiore di prodotti falsificati rispetto agli originali potrebbe avere ripercussioni negative sull’immagine dell’azienda.
Inoltre, nel prospetto informativo Moncler ha messo in evidenza che il gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei tassi di interesse  e dei tassi di cambio. Il primo fattore rischio risulta in essere in quanto l’esposizione debitoria del gruppo è interamente a tasso variabile. Nel prospetto informativo la società ha ricordato che al 30 settembre i debiti finanziari coperti da operazioni di Interest Rate Swap erano pari a 77,9 milioni di euro, su un totale dell’indebitamento verso banche a medio lungo termine (corrente e non corrente) pari a 241,6 milioni (32,2% del totale). Di conseguenza, nel caso in futuro si verificassero fluttuazioni dei tassi di interesse, Moncler potrebbe subire un incremento degli oneri finanziari relativi all’indebitamento a tasso variabile.
Sempre nel prospetto informativo il management ha ricordato che il gruppo opera sui mercati internazionali anche attraverso società commerciali localizzate in paesi che utilizzano valute diverse dall’euro, principalmente yen, dollaro e renminbi cinese. In particolare, lo scorso esercizio la quota di ricavi netti realizzati in valute diverse dall’euro è stata di circa 230,7 milioni di euro, pari a circa il 47,2% dei ricavi netti. I vertici di Moncler hanno precisato che il rischio connesso alle fluttuazioni dei tassi di cambio risulta parzialmente mitigato dal fatto che il gruppo sostiene alcuni costi espressi nella medesima valuta, sostanzialmente legati alla gestione della crescente rete retail, e in alcuni casi all’acquisto di materie prime. Al 30 settembre 2013 Moncler non aveva effettuato operazioni di copertura sui tassi di cambio.

Opportunità
Moncler debutterà a Piazza Affari al segmento Standard. Tuttavia, supponendo che il collocamento al prezzo massimo fissato dall’azienda (10,2 euro), la capitalizzazione iniziale della società sarebbe pari a 2,55 miliardi di euro, superando nettamente Brunello Cucinelli (attualmente nel listino delle società a media capitalizzazione), che agli attuali livelli di prezzo può contare su una capitalizzazione di 1,73 miliardi di euro. Di conseguenza, Moncler avrebbe tutte le carte in regola per entrare a far parte del paniere che raggruppa le aziende a media capitalizzazione (FTSE Italia MID Cap). Per le prospettive del titolo nel breve periodo potrebbe essere un’importante opportunità, in quanto potrebbe essere immediatamente inserito nei portafogli dei fondi focalizzati sulle aziende a media capitalizzazione.
Inoltre, Moncler può contare su una forte presenza internazionale. Nel prospetto informativo il management ha evidenziato che lo scorso anno tre quarti del giro d’affari dell’azienda è stato ottenuto fuori dai confini italiani, con un trend che è cresciuto negli ultimi trimestri. La scelta dei vertici ha permesso all’azienda di slegarsi dal trend dell’economia italiana, in fase recessiva da diversi trimestri, per restare più legata ai trend di crescita internazionali. Una strategia che non dovrebbe modificarsi nei prossimi esercizi. Nel documento informativo, infatti, Moncler ha ribadito che l’obiettivo del management è quello di perseguire lo sviluppo del brand nel segmento dei beni di lusso a livello mondiale. A questo proposito il management ha aggiunto che intende espandere la rete distributiva diretta retail (che fino a oggi ha garantito elevati tassi di redditività) nell’EMEA (principalmente Russia, Est Europa e Middle East), le Americhe (principalmente Stati Uniti, Canada e Brasile) e l’Asia (principalmente la Cina e il Giappone).
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