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Fincantieri, niente dividendi (per ora...)

La società ha anticipato che nell’arco dei prossimi tre anni l’azienda non distribuirà alcun dividendo. Il rapporto tra prezzo e utile netto dello scorso anno oscillerebbe tra 25,3 e 32,5

di Edoardo Fagnani 24 giu 2014 ore 10:50
Come per tutte le aziende che si quotano, il management di Fincantieri non ha potuto fornire stime puntuali per l’esercizio in corso.

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IPO FINCANTIERI, PORTAFOGLIO ORDINI A 9,7 MILIARDI DI EURO
Nel prospetto informativo la società ha segnalato che a fine maggio l’indebitamento finanziario netto era sceso a 184 milioni di euro, principalmente per effetto dell’avvenuta consegna e il conseguente incasso nel mese di maggio 2014 della nave Regal Princess.
fincantieri1Sempre nel prospetto informativo la società ha segnalato che nei primi cinque mesi del 2014 ha acquisito nuovi ordini per 3,3 miliardi di euro, portandolo il portafoglio ordini a fine maggio a 9,7 miliardi di euro, a cui si aggiungono altri 6 miliardi di euro, relativi ad accordi che dovrebbero trasformarsi in contratti definitivi nei prossimi trimestri. Nel corso della presentazione della società alla comunità finanziaria, l’amministratore delegato, Giuseppe Bono, ha segnalato che il portafoglio ordini dovrebbe garantire nei prossimi anni una crescita del 50%, accompagnata da un miglioramento della marginalità. Il manager ha puntualizzato che l’aumento di capitale servirà per avere una struttura patrimoniale più solida e poter finanziare senza squilibri la crescita del gruppo.  
Nel prospetto informativo la società ha segnalato che la politica di investimento attuata negli ultimi trimestri ha perseguito l’obiettivo di migliorare l’efficienza produttiva, attraverso il rafforzamento dei processi di automazione e migliorare le condizioni di sicurezza e di rispetto dell’ambiente all’interno dei propri siti produttivi. Il management ha puntualizzato che gli investimenti in attività immateriali e in immobili, impianti e macchinari, non ancora riflessi nei bilanci del gruppo e per cui esistono impegni contrattuali già assunti con terzi, sono stimati essere superiori a 35 milioni di euro al 30 aprile 2014. Questi investimenti saranno finanziati facendo ricorso prevalentemente a mezzi propri.

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IPO FINCANTIERI, NEI PROSSIMI TRE ANNI NIENTE DIVIDENDI
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della società alla comunità finanziaria, il direttore finanziario di Fincantieri ha anticipato che nell’arco dei prossimi tre anni l’azienda non distribuirà alcun dividendo, con l’obiettivo di supportare l’attività di costruzione navale prevista in crescita in virtù del portafoglio ordini attuale e delle ulteriori negoziazioni in corso e coerentemente con la struttura dell’offerta che include una componente di aumento di capitale. I vertici della società hanno precisato che il ritorno per gli azionisti deriverà dalla creazione di valore dell’azienda.
Tuttavia, nel prospetto informativo Fincantieri ha segnalato che l’assemblea ordinaria degli azionisti, tenutasi il 7 aprile 2014, ha deliberato di destinare l’utile della società dell’esercizio 2013, pari a 41,54 milioni di euro, per 2,08 milioni alla riserva legale, per 29,47 milioni alla riserva straordinaria e per 10 milioni a titolo di dividendo da mettere in pagamento il 1° luglio 2014. La cedola, quindi, sarà assegnata prima del collocamento della società a Piazza Affari.
Lo scorso anno Fincantieri ha distribuito dividendi per un ammontare complessivo di 4 milioni di euro, mentre nell’esercizio precedente la società non aveva assegnato la cedola.
Nel prospetto informativo la società ha precisato che non stati stipulati contratti che contengano clausole che prevedono restrizioni alla distribuzione dei dividendi.

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IPO FINCANTIERI, MULTIPLI E VALUTAZIONE
fincantieri2Sulla base del prezzo massimo indicato dai vertici della società (un euro per azione), la capitalizzazione iniziale di Fincantieri (supponendo la sottoscrizione integrale delle nuove azioni) sarebbe pari a 1,84 miliardi di euro. Di conseguenza, nel caso il titolo confermasse o migliorasse questa valutazione dopo il collocamento a Piazza Affari, la compagnia potrebbe entrare a far parte di uno di maggiori panieri di Borsa Italiana in occasione delle prossime revisioni.  
Prendendo in esame i risultati realizzati nel 2013 e la forchetta di prezzo indicata dalla società, il rapporto tra prezzo e utile netto dello scorso anno oscillerebbe tra 25,3 e 32,5. Il rapporto tra Enterprise value (dato dalla somma tra capitalizzazione post aumento di capitale e indebitamento stimato al termine dell’operazione) e margine operativo lordo del 2013 si collocherebbe tra 4,7 e 5,6. L’Ev/Ebit, invece, oscillerebbe tra 6,6 e 7,9. Nel prospetto informativo i vertici di Fincantieri hanno confrontato questi numeri con i multipli calcolati per aziende attive negli stessi settori di attività. In particolare, con riferimento alle società operative nei settori delle Navi Offshore e delle Navi Militari, il rapporto prezzo/utile di queste società varia da un minimo di 10,5 di Keppel a un massimo di 81,6 per BAE Systems, mentre l’Ev/Ebitda si colloca tra un minimo di 1,9 di Keppel e un massimo di 4,5 per Babock International.
A fine marzo il rapporto tra indebitamento netto e patrimonio netto ammontava a 0,4, un rapporto decisamente inferiore all’unità, considerato un primo livello di attenzione per l’equilibrio finanziario di un’azienda. Questo valore dovrebbe migliorare ulteriormente grazie alle risorse incassate con il collocamento della società a Piazza Affari.
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