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In forte calo Saipem (-3,4%) dopo la semestrale

di Edoardo Fagnani 29 lug 2015 ore 17:39 Le news sul tuo Smartphone

Seduta disastrosa per Saipem, che ha perso il 3,44% a 7,865 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. La società ha comunicato i risultati del primo semestre del 2015, caratterizzati da una revisione del posizionamento competitivo dell’azienda nel contesto di uno scenario fortemente deteriorato. A questo proposito il management ha deciso di procedere con una svalutazione complessiva di 929 milioni di euro tra capitale d’esercizio e capitale immobilizzato e di riposizionare il gruppo sui segmenti di business “core” a maggior valore aggiunto. Nel dettaglio, l’azienda ha terminato la prima metà del 2015 con ricavi per 5,37 miliardi di euro, in flessione del 9,9% rispetto ai 5,97 miliardi contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Le svalutazioni hanno pesato sul margine operativo lordo, risultato negativo per 197 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 655 milioni nel primo semestre del 2014. Il risultato finale adjusted è passato da un utile di 136 milioni a una perdita di 709 milioni di euro. Il management di Saipem ha puntualizzato che i risultati del 2015 saranno impattati dalla cancellazione del contratto South Stream e dalle svalutazioni effettuate nel trimestre. In particolare la società prevede ricavi di 12 miliardi di euro, in linea con la parte bassa del range precedentemente comunicato. L’utile netto reported è atteso negativo per 800 milioni di euro.
Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti dopo la diffusione dei risultati semestrali. Nomura ha tagliato da 5,9 euro a 5,4 euro il target price su Saipem, sull’ipotesi di un aumento di capitale nell’ordine dei 2,5-3 miliardi di euro. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Sulla stessa lunghezza d’onda Jp Morgan, che ha sforbiciato la valutazione sull’azienda, portandola da 8,4 euro a 7,83 euro per azione. Gli esperti hanno ribadito il rating “Underweight” (sottopesare). Tagli anche da Citigroup, da NatIxis e da Barclays, che hanno ridotto il prezzo obiettivo sull’azienda, rispettivamente a 8,2 euro, a 7,5 euro e a 10,7 euro. Le tre banche d’affari hanno confermato il rating “Neutrale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim che ha sforbiciato da 11,7 euro a 8,3 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il triennio 2015/2017. Per lo stesso motivo Kepler Cheuvreux ha peggiorato da 10,3 euro a 7,4 euro per azione la valutazione sull’azienda. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Hold” (mantenere). Raymond James, invece, ha peggiorato il rating su Saipem, portandolo ad “Underperform” (farà peggio del mercato). Gli esperti hanno tagliato a 7 euro il prezzo obiettivo, in seguito alla riduzione delle stime per il biennio 2016/2017. Bocciatura completa anche da Banca Akros, che ha sforbiciato da 9,4 euro a 7,1 euro il target price sulla società e ora consiglia di vendere le azioni, dopo la revisione delle stime fornita dal management. Morgan Stanley si è limitata a ridurre le stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno confermato il target price di 9 euro e il giudizio “Equalweight” (neutrale).

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