FtseMib: pronto a stupire

Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e titolare di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente (www.cfionline.it)

Ancora non siamo entrati in direzione short.

L’ aver seguito zelantemente i segnali non solo ha evitato che restassimo esposti allo stress di rimanere a lungo in posizione (generazione di stress che è esattamente il motivo per cui esistono le lateralizzazioni, come vedremo in seguito) ma ha anche probabilmente migliorato l’ eventuale prezzo di entrata.

Ci cosa sto parlando?

Il mercato è in un grosso laterale che dura da oltre 4 mesi (ricordiamo che i prezzi lateralizzano in circa il 90% del tempo) e che ha ristretto gradualmente le sue oscillazioni (conformazione a triangolo) (Figura 1).


Fig 1. Future FtseMib – Grafico giornaliero
 
I laterali hanno tre caratteristiche fondamentali e interfunzionali.

Primo: rappresentano sempre un’ accumulazione o una distribuzione

Cos’ è l’ accumulazione/distribuzione? E’ un processo (e pertanto comporta la durata nel tempo) di passaggio di mani, tra grosso investitore (tipicamente la grossa banca mondiale) e il piccolo risparmiatore.

Secondo: preludono al grosso movimento. Osservato un lungo laterale ci si può sempre aspettare che sia seguito da un corposo trend perché una volta consolidata la sua posizione (long o short) la grossa banca non ha più convenienza a stare ferma ma a far partire i prezzi al fine di guadagnarci.

Terzo, ed è quello che confonde i più e fa sbagliare: fino alla fine non si conosce la direzione di uscita dal laterale.

Il dubbio sulla direzione finale, infatti, invece che indurlo attendere le evidenze, è quello che fa uscire allo scoperto il pesce piccolo. E ciò è appunto quello che vuole lo squalo.

Questo risultato è dovuto alla natura dell’ essere umano, che tende a pensare dove andrà il mercato ed è proprio questo fattore anziché l’attendere le evidenze, le prove, che lo fa sbagliare in modo inevitabile.

Un esempio? Recentemente pensavamo che il mercato sarebbe sceso. Tuttavia, come scritto, non siamo (almeno per ora) entrati short nonostante lo pensassimo (verbo soggettivo) , lo desiderassimo (verbo soggettivo) e lo volessimo (terzo verbo soggettivo).

E non siamo entrati perché nonostante le apparenze il mercato non ce lo diceva (verbo oggettivo), non ce lo faceva vedere (verbo oggettivo), non ce ne  dava l’ evidenza (verbo oggettivo).

E’ questa differenza tra soggettività e oggettività che è la trappola più grande, come spiegato nella serie di webinar gratuiti di cui stasera verrà tenuto il quarto e ultimo (per info: www.cfionline.it)

Quindi, anche se quasi ma non del tutto inutile dal punto di vista operativo, cosa dice l’ analisi circa la direzione futura?

Primo: che non siamo per ora, oggettivamente in un trend positivo. Un tale trend è composto da massimi crescenti e minimi crescenti e, fino ad ora, sebbene i minimi siano crescenti, non lo sono i massimi.

Secondo: che la conformazione sembra (attenzione:verbo soggettivo) ribassista.

Per prima cosa perché la discesa appare avvenuta in due sole onde e quindi ne necessiterebbe una terza e successivamente perché il movimento successivo (triangolo) appare come una tipica figura distributiva (Figura 2).


Fig 2. Future FtseMib – Grafico giornaliero

Cosa faremo operativamente?

Cercheremo uno short. Ma non per l’ analisi, bensì per il metodo!

Se il mercato ci darà un segnale short, entreremo assolutamente perché avremo più dell’80% di probabilità di guadagnare. E lo faremo massicciamente (sempre tenendo però sotto controllo il rischio).

Dove abbandoneremo l’’ ipotesi ribassista perché i prezzi uscirebbero dagli schemi che riconosciamo? Se il future dovesse superare i 18.500 punti.

Strumenti di analisi: onde di Elliott, supporti e resistenze statici e dinamici, triangoli grafici.