NAVIGA IL SITO

La spinta di Marchionne verso Gm. Volkswagen-Suzuki, così il divorzio (Corriere della Sera)

di Mauro Introzzi 1 set 2015 ore 07:13 Le news sul tuo Smartphone

marchionne2Il quotidiano fa il punto della situazione sul risiko del settore auto internazionale. Il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, ha dichiarato ad Automotive News la sua convinzione di aver individuato in General Motors il partner adatto alla convergenza con il Lingotto. Il manager italo-canadese è partito da una complessa e dettagliata analisi di strategia industriale, maturata nel tempo, scandagliando prodotto per prodotto, architettura per architettura, fabbrica per fabbrica, regione per regione, da cui è scaturita la certezza di poter dar vita ad un gruppo, il più importante del mondo, capace di generare utili sino a 30 miliardi di dollari all’anno. Finora, però, i vertici di General Motors hanno rifiutato qualsiasi contatto con FCA.
Nel frattempo anche la lunga diatriba tra Volkswagen e Suzuki è arrivata alla conclusione.
Il tribunale ha imposto al gruppo tedesco di vendere le azioni del costruttore giapponese, ridandogli la sua indipendenza ma riconoscendo il risarcimento dei danni per il mancato rispetto di alcuni termini contrattuali da parte di Suzuki. Una cooperazione partita nel 2009, ma mai diventata operativa. Il presidente Osamu Suzuki si era opposto alle imposizioni di Wolfsburg che detenendo il 19,9% del capitale, voleva gestire totalmente le attività nipponiche. Suzuki aveva preferito rinnovare la partnership con Fca per i motori diesel, invece di scegliere quelli tedeschi.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.