Etruria, le emissioni spericolate e gli allarmi sui bilanci nei supplementi ai prospetti
di Mauro Introzzi 11 dic 2015 ore 08:26 Le news sul tuo SmartphoneIl quotidiano ha ricostruito la vicenda della Popolare dell’Etruria e del Lazio, uno dei quattro istituti oggetto della recente risoluzione della Banca d'Italia. Il quotidiano individua nel 17 febbraio 2012 una data-simbolo: quel giorno l’istituto aretino comunicò di avere disdettato il contratto con l’agenzia Fitch per l’assegnazione del rating.
Fu in questo contesto che maturò un piano di emissione di bond, compresi quelli subordinati. Le prime emissioni di bond risalgono al 2006 ma nel 2013 le vendite di titoli proseguirono, nonostante il deterioramento dei dati patrimoniali avrebbe forse dovuto sconsigliare gli amministratori di immettere sul mercato titoli potenzialmente ad alto rischio.
Ma come gli investitori potevano conoscere lo stato di salute dell’istituto? In teoria era tutto scritto nei prospetti informativi e (soprattutto) nei supplementi. Ma - si chiede il Corriere della Sera - chi li ha davvero letti, i prospetti e i supplementi, specialmente quando il bond era già stato comprato?