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Unipol, i numeri dei primi nove mesi del 2017

Il periodo chiuso con una perdita netta di 229 milioni di euro. Escluse le poste straordinarie il risultato finale sarebbe stato positivo per 551 milioni di euro

di Edoardo Fagnani 10 nov 2017 ore 07:06

Unipol ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2017, periodo chiuso con una perdita netta di 229 milioni di euro, rispetto all’utile di 439 milioni contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Sul dato finale hanno pesato le rettifiche relative al piano di ristrutturazione del comparto bancario per un ammontare di 780 milioni di euro: escludendo questi costi straordinari la compagnia assicurativa avrebbe terminato il periodo in esame con un utile di 551 milioni di euro.

La raccolta diretta assicurativa – al lordo delle cessioni in riassicurazione – si è attestata a 8,79 miliardi di euro, in contrazione rispetto al dato del periodo gennaio-settembre del 2016 (11,14 miliardi di euro), in conseguenza al forte rallentamento registrato nel comparto Vita (-42,5% a 3,2 miliardi di euro). Unipol ha spiegato che, in un contesto di mercato ancora caratterizzato da tassi di interesse bassi e negativi sul breve termine, ha confermato la scelta strategica di limitare i flussi di prodotti tradizionali con rendimento legato alle gestioni separate e di orientare l’offerta da parte delle reti di vendita su prodotti multiramo e linked.

 

unipol-logoIl patrimonio netto di pertinenza del gruppo a fine settembre ammontava a 7,48 miliardi di euro, rispetto agli 8,13 miliardi di inizio anno.

Sempre a fine settembre l’indice di solvibilità, che indica la solidità patrimoniale delle compagnie assicurative, vede un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 139%, in riduzione rispetto al dato di 141% di inizio anno per gli effetti derivanti dal piano di ristrutturazione del comparto bancario.

I vertici hanno segnalato che nei primi nove mesi dell’anno il portafoglio titoli della compagnia ha ottenuto un rendimento pari a circa il 3,8% degli asset investiti, di cui il 3,4% relativo alla componente di cedole e dividendi.

 

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l’emissione, a valere sul Programma EMTN, di un prestito obbligazionario non convertibile, non subordinato e non garantito dell’importo massimo di 500 milioni di euro in linea capitale.

L’emissione sarà effettuato entro il 30 giugno 2018, quando ricorreranno idonee condizioni di mercato.

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